Ospedale Teramo, Antonacci (Fimmg): “Non è importante dove, ma come si realizza l’ospedale e come sarà collegato alla medicina del territorio”
“A proposito del dibattito in corso sul nuovo ospedale di Teramo – dichiara Valentina Antonacci, segretario provinciale e vicesegretario regionale della Fimmg, il sindacato dei medici di medicina generale – riteniamo che si debba abbandonare la visione “ospedalocentrica”, che tanto piace a chi ne deve fare facili spot elettorali. L’ospedale deve gestire le acuzie, eseguire le procedure diagnostiche e terapeutiche di secondo e terzo livello, che, qualora non rientrino nel primo caso, sono per lo più programmabili.
Alla politica ed ai cittadini dovrebbe interessare dunque non tanto il dove, ma il come si realizza l’ospedale, certamente valorizzando il nostro territorio, ma soprattutto garantendone la fruibilità, e non mi riferisco solo alla viabilità.
Il collegamento dovrebbe essere in primis funzionale alla medicina e ai medici del territorio, attraverso il teleconsulto, la messa a regime del fascicolo sanitario elettronico, che alleggerirebbe di molto la pressione sugli ospedali, e andare incontro al disagio di quei cittadini che comunque saranno sempre alla periferia della struttura ospedaliera, dovunque la si realizzi.
Non ci si può continuare a lamentare delle abnormi attese nei pronto soccorso, dell’allungamento delle liste d’attesa se non si favorisce la cultura del territorio, garantendo però che i cittadini vi trovino delle risposte.
Che fine hanno fatto, ad esempio, i 5 milioni di euro destinati alla Regione Abruzzo (dei 350 messi a disposizione dal Ministero della Salute con il decreto del 22 luglio 2022) per la diagnostica di primo livello di supporto ai Medici di Assistenza Primaria e Pediatri di Libera Scelta?
Noi della FIMMG abbiamo diversi progetti per affrontare le criticità esposte sopra, ma non capiamo perché, al di là dei soliti proclami sulla valorizzazione della medicina territoriale, non troviamo risposte. Come dimostra l’incomprensibile allungamento dei tempi per la stesura del nuovo accordo integrativo regionale, indispensabile cornice normativa per il potenziamento di quelle strutture territoriali, le UCCP e le AFT, già presenti nella nostra provincia”.