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Si è fermato il cuore di Matteo Messina Denaro. Dopo due giorni dalla dichiarazione di morte clinica, si sono degnati gli ultimi riflessi Vitali. Sul suo decesso, un caso giornalistico, un rincorrersi di: "è morto, non è morto", alimentato dai più grandi quotidiani nazionali, prima di scoprire che si trattava della morte cerebrale. 

Ricoverato in una stanza blindata dell’ospedale San Salvatore de L’Aquila (foto sotto), Matteo Messina Denaro, ammalato di una grave forma tumorale, dopo il coma irreversibile e dopo che nei giorni scorsi i medici del nosocomio hanno interrotto la chemio  e l’hanno prima sottoposto alla terapia del dolore, poi alla sedazione, oggi è morto. Aveva 62 anni.

Il capomafia 62enne è stato ricoverato nella cella del reparto per detenuti dell'Aquila dall'8 agosto. La Direzione sanitaria della Asl dell’Aquila e le istituzioni, hanno organizzando le fasi successive alla morte del boss e quelle della riconsegna della salma alla famiglia, rappresentata dalla nipote e legale Lorenza Guttadauro e dalla giovane figlia Lorenza Alagna, riconosciuta recentemente e incontrata per la prima volta nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila nello scorso aprile. E in questo quadro sono state rafforzate le misure di sicurezza assicurate da Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza con il sostegno dell’esercito.

Il boss lo hanno dato per morto, giorni fa. Il primo sito a scrivere che era deceduto è stato l'autorevole portale Repubblica.it a seguire tanti altri. Google insomma lo ha dato defunto giorni e giorni fa. Oggi l'ufficialità.

"La scomparsa di Matteo Messina Denaro non deve indurre ad alcun indugio, da parte dello Stato in tutte le sue articolazioni, nel proseguire la lotta alla criminalità organizzata. Le istituzioni devono proseguire a testa bassa per arginare fino a debellare le organizzazioni di stampo mafioso, in Sicilia ma non solo”.
 
Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris, eletto in Abruzzo.
 
“Messina Denaro è stato un esempio negativo soprattutto per i giovani ed è per questo che va spiegato loro, sin dalle scuole, chi fosse e di quali crimini si sia macchiato - aggiunge Liris - . In questo momento un pensiero e un sentimento di gratitudine lo voglio rivolgere ai miei colleghi della Asl dell’Aquila, medici e personale sanitario che nel pieno ossequio al giuramento di Ippocrate lo hanno curato fino all’ultimo dei suoi giorni, e al personale del carcere delle Costarelle di Preturo per il lavoro svolto”.
La Procura dell'Aquila, di concerto con quella di Palermo, ha disposto l'autopsia sulla salma di Matteo Messina Denaro. Il boss è deceduto poco prima delle 2 a causa di un tumore al colon. L'autopsia verrà eseguita nell'ospedale dell'Aquila.
Subito dopo verrà dato il nullaosta per il trasferimento del corpo verso il cimitero di Castelvetrano, dove è sepolto anche il
padre Francesco. Per gli adempimenti burocratici c'è all'Aquila l'avvocata Lorenza Guttadauro, nipote è legale del mafioso deceduto oggi.
 
Molto spazio sui siti internazionali per la notizia della morte del boss Matteo Messina Denaro, avvenuta nella notte all'ospedale dell'Aquila dove era ricoverato, in una stanza blindata, per l'aggravarsi della sua malattia. "Mafia boss 'Diabolik' dies in custody", titola la Cnn. "Matteo Messina Denaro, 'last godfather' of Sicilian mafia, dies after long illness", scrive The Guardian. Lo spagnolo El Pais:
"Muere en prisión el capo de la Mafia Matteo Messina Denaro". E la Bbc: "Messina Denaro: Notorious Italian Mafia boss dies". La
Reuters pubblica in homepage la foto dell'arresto lo scorso gennaio con il boss tra due carabinieri, "Jailed Italian Mafia boss Messina Denaro dies".
"La preghiera non si nega a nessuno. Ma  non riesco a dire che mi dispiace". Lo scrive su Instagram il  vicepremier e ministro Matteo Salvini, riportando la notizia della  morte di Matteo MESSINA DENARO.
 
 
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