Undici condanne e cinquantuno assoluzioni. È durata quasi tutto il giorno, la camera di consiglio del maxi processo “Mensa dei Poveri”, che vedeva imputati politici e imprenditori per un presunto giro di tangenti. Un sistema di finanziamenti illeciti che, secondo l’accusa, aveva quale centro l’ex coordinatore di Forza Italia a Varese Nino Caianiello.
Tra gli assolti – perché il fatto non sussiste – l’ex consigliere regionale lombardo, nonché attuale Sindavo di Montorio, Fabio Altitonante, che così ha commentato la notizia:
“Oggi è una bella giornata: assolto perché il fatto non sussiste! Dopo 4 anni, l’incubo è finito. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine, che non hanno mai smesso di credere in me, sapendo che le accuse che mi erano state mosse erano lontanissime dal mio essere. Ringrazio i miei avvocati, Vinicio Nardo e Fiammetta Di Stefano, per il supporto, anche psicologico, che mi hanno dato. Ringrazio soprattutto un grande amico e avvocato, Augusto Moretti, che mi è stato accanto dal primo momento è che, sono certo, ha continuato a proteggermi anche da lassù”.