Un contratto da rifare, e uno già vecchio da rendere operativo. La scuola italiana è sempre in affanno e sempre in debito di ossigeno. “Il nuovo governo si è a lungo riempito la bocca di promesse - accusa Manuela Calza, della Cgil nazionale, oggi a Teramo per il congresso sindacale - vogliamo vederlo alla prova dei fatti, capire che intenzione abbiamo davvero”. Intanto, il precariato resta una regola e i promessi investimenti non si vedono.