Era uno studente della professoressa Maria Cristina Marroni, Leonardo Ricci, il ragazzo morto ad Alba in un terribile incidente con la moto (leggi qui). Questo è il ricordo della sua prof..

La morte esiste e ha conseguenze irrevocabili e irreversibili. “I visi di coloro che meglio conosciamo li abbiamo visti in modi così vari, da tante angolature, in tante luci, con tante espressioni.”
Rivedo Te, Leonardo, e tutti i compagni lì, nella nostra Badia, un luogo magico e fuori dal tempo, con il Preside Befacchia e tutti i colleghi, con cui avevamo creato il luogo ideale per la vostra crescita e la vostra cultura. Riesco a sentire le vostre voci, le vostre risate, la vostra rabbia, che pure a volte c’era. Se c’è una cosa che riconoscerei ancora oggi, anche se non vedessi i vostri volti, è la voce. Quella voce che ho sentito così tante volte parlare di Dante, di Seneca, di Orazio.
Sono sbigottita e sopraffatta dal dolore: non si può morire così giovani, non dovrebbe accadere mai. Il dolore somiglia alla paura, quella che non ti fa mai pensare che qualcosa del genere possa accadere. Poi accadde e ti arriva uno schiaffo così forte da ripensare a tutto.
È incredibile quanto potente sia la nostra memoria: oggi, come in un film, vi ho rivisti piccoli e spaventati al primo anno di liceo e poi grandi all’ultimo anno. Ne abbiamo vissute così tante insieme! Poi la vita ci ha diviso a pochi mesi dalla fine, quando arrivò il mio ruolo. Allora mi regalaste una maglia, che conservo tra i regali più preziosi. Per noi la scuola era un’avventura quotidiana: piccoli eroi che costruivano il proprio futuro. Eravate ragazzi puri, corretti, davvero speciali e lo siete restati.
Ci siamo voluti così bene! Il bene è eterno e vale per sempre.
Leonà, pensaci qualche volta da lassù, come Noi faremo con Te. Ci mancherai sempre.
Le più sentite condoglianze alla Tua famiglia e a chi ti ha amato.

Maria Cristina Marroni