Ho sempre sostenuto che il nostro Paese ha una legislazione giusta, capace e fatta da persone con elevata professionalità e senso di responsabilità. Il provvedimento che ha interessato la mia persona (cp323) e che si conclude con nulla a procedere poiché il fatto non sussiste, conferma ancora una volta questo mio pensiero e rafforza il concetto che un Amministratore che voglia il bene della propria comunità e della cosa pubblica, che sia Sindaco o Assessore, può e deve concretizzare le idee in azione, per creare qualcosa di duraturo e tangibile per i cittadini, anche spingendosi al limite della norma se questo dovesse servire a raggiungere gli obiettivi comuni.
La norma come ho sempre detto, ha un campo di applicazione e a volte, quando c’è il bene per il cittadinoo per la collettività, se necessita bisogna giungere anche al limite estremo della stessa, per il raggiungimento dell’obiettivo. Se l’amministratore ha il timore, la paura e la preoccupazione ad esporsi, be’ forse è meglio che rimane a casa!
In attesa dell’epilogo giudiziario mi sono tirato fuori dai “giochi” politici per avere maggiore lucidità e essere libero da qualsiasi condizionamento; oggi, dopo il dispositivo della Procura che archivia di fatto il procedimento penale a mio carico, aggiungendo anche la stessa archiviazione di qualche tempo fa’ su di un altro procedimento penale che riguardava autorizzazioni rilasciate per i fuochi pirici della festa “ La Notte Azzurra” a Tottea, dove il Sindaco pro-tempore (il sottoscritto) autorizzò tali attività,mi sento di dire che è un giorno di festa, ed è tempo di tornare di nuovo vicino alla gente per occuparmi delle tante questioni che limitano sempre più la possibilità di una vita sostenibile nei piccoli centri dell’entroterra.
Giuseppe D’Alonzo