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Amadori Mosciano S.Angelo mid resMentre l’Amadori diffonde una nuova nota, nella quale spiega che “…dalle prime verifiche interne e con riserva di ulteriori approfondimenti tuttora in corso, il danno stimato ad oggi per Amadori sarebbe sensibilmente inferiore rispetto a quanto riportato sugli organi di stampa…” si apprende che l’alto dirigente coinvolto nella vicenda, come riferisce la stampa romgnola, sarebbe l'ex direttore della logistica dell’azienda e, in passato, impegnato anche nello stabilimento di Mosciano. Persona molto apprezzata e stimata, in Amadori e nel tessuto imprenditoriale, il dirigente ha lavorato per più di 20 anni per il gruppo, poi era andato in pensione ma era stato riassunto con un contratto di consulenza, per sviluppare un  nuovo sistema logistico tra Cesena e Mosciano. Va ribadito che non c'è allo stato dei fatti alcuna prova di colpevolezza e che il dirigente avrà, in tutta la fase sucessiva, la possibilità di dimostrare la sua estraneità ai fatti, anche perché questa è una vicenda che deve essere ancora totalmente chiarita, sia per quel che riguarda lo svolgimento dei fatti, sia per quel che riguarda l’eventuale partecipazione di altre persone, visto che non è assolutamente possibile ipotizzare - se dovesse essere tutto confermato - che una sola persona possa aver organizzato il tutto. Una delle ipotesi è la messa in piedi di una sorta di mercato parallelo al quale i commercianti potevano approvvigionarsi a prezzi scontati e senza pagare l'Iva. A lungo andare, però, il buco contabile sarebbe diventato talmente grosso da non poter più essere mascherato. Così sarebbe scattata la denuncia. Ieri l'arresto sarebbe stato notificato quando si sarebbe recato allo stabilimento di Cesena per chiedere spiegazioni sul licenziamento. Con una nota sucessiva, l'avvocato dell'ex dirigente ha però smentito la circostanza dell'arresto, riferita dalle agenzie di stampa.

LEGGI LA SMENTITA DELL'AVVOCATO