Il ciclista morì sette anni fa perchè finì la corsa contro un camion fermo perchè si trovo' davanti, di colpo, una frana, sulla strada Bonifica provinciale ad Ancarano. A perdere la vita fu il ciclista 57enne ascolano Marino Urriani. Era l'11 novembre del 2016. Per questa tragedia, il Giudice del tribunale di Teramo Marco Procaccini ha condannato, tre persone all'epoca dei fatti, tra dirigenti e funzionari dell'Amministrazione Provinciale.
Sono stati, infatti, condannati complessivamente a sette anni e sue mesi di reclusione Leo Di Liberatore (a lui inflitti 2 anni e sei mesi), nel suo ruolo al momento del fatto contestato di dirigente del settore viabilità dell'ente; Dario Melozzi (inflitti 2 anni e 4 mesi), in quanto responsabile del primo nucleo operativo viabilità, e Lucio De Santis (2 anni e 2 mesi), che in quel momento era coordinatore del primo nucleo. Una vicenda che si è trascinata a lungo e che dopo le motivazioni potrà essere appellata. Secondo l'accusa, quindi, i tre imputati sarebbero tutti responsabili, a vario titolo, della mancata manutenzione di quel tratto di strada provinciale dove si è verificato l'incidente mortale e dove, appunto, tre anni prima dell'evento si era verificata una frana che aveva provocato un restringimento di carreggiata che impediva il passaggio contemporaneo di due mezzi e sul quale, però, nessuno era intervenuto per segnalarlo.