Investito in bicicletta da un furgone pirata, muore a 76 giorni dall'incidente. Giuseppe Marini, 76 anni, era stato dimesso dall'ospedale la mattina per iniziare il percorso di riabilitazione nella clinica Sant'Agnese, a Scerne di Pineto. Sulla vicenda, la procura di Teramo ha aperto un fascicolo e disposto l'autopsia, fissata per martedì mattina, alle 10, e affidata all'anatomopatologo Davide Girolomi. Acquisite anche le cartelle cliniche. Il pirata della strada, grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza nella zona, venne rintracciato dai carabinieri la stessa sera dell'incidente che avvenne il 27 luglio, alle 8,30, sulla statale 150, all'altezza del cimitero di Roseto.
Marini era un commerciante e titolare di un laboratorio orafo, insieme al figlio, al centro di Roseto, dove lo conoscevano e stimavano tutti. Appassionato di tifoso di basket, come il figlio Simone, che il 5 settembre del 2013, perse la vita a 38 anni mentre andava in scooter, per un'incidente con un'auto che usciva da una traversa.