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PiattaformapineProroga fino a un anno del mercato tutelato di gas e luce, incentivi alle Regioni che concedono più autorizzazioni per le rinnovabili e un intervento per provare a sbloccare lo stallo lungo un anno sulle trivelle nell'Adriatico, migliorando l'approvvigionamento nazionale di gas. Ma anche misure per aumentare gli stoccaggi di anidride carbonica sotto terra e investimenti su geotermico, eolico offshore, bacini d'acqua e idroelettrico. Sono i principali provvedimenti che dovrebbero vedere la luce nel decreto Energia in arrivo domani sul tavolo del Consiglio dei ministri. In quella sede sono però possibili limature al testo per consentire alle grandi imprese, come ad esempio Enel, di fare più investimenti.
Si vuole accelerare sulle fonti green e sul gas nazionale, oltre il parere negativo arrivato dal tavolo di esperti voluto dalla Regione Veneto sulle trivellazioni nell'Adriatico. Insomma, un occhio alla transizione green, e uno alla proroga di attività con impatto ambientale, ma ritenute dall'esecutivo ancora necessarie per la sicurezza energetica del Paese, come nel caso degli impianti a carbone che producono elettricità (per cui potrebbe arrivare una deroga).
E così non scatterà il prossimo 10 gennaio il passaggio al mercato libero per l'energia elettrica e poi ad aprile per il gas. Per le quasi 9 milioni di utenze domestiche interessate dal regime a prezzi controllati dell'Arera, serviranno almeno sei mesi e fino al massimo di un anno in più per il passaggio agli operatori privati selezionati dalle persone. Per aiutare a sceglierli ci saranno procedure "competitive" e durante la transizione sarà garantito un servizio a tutele graduali.