L’Associazione Robin Hood, ritiene il massivo utilizzo di cipressi e oleandri comunque ed ovunque nel Comune di Teramo non tengono conto nè di aspetti paesaggistici ne di quelli ambiente funzionali.
In Toscana sin dagli Etruschi fu piantato ed oggi crea esso stesso la percezione di paesaggio e la sua allocazione. Storicamente nelle nostre realtà, veniva utilizzato a ridosso di chiese e sopratutto dei cimiteri identificandoli anche da lontano, altre le essenze piantate che caratterizzavano i panorami ad esempio le roverelle (querce), che identificavano le strade e sentieri, così come in Toscana i cipressi.
L’associazione Robin Hood, in tal senso ritiene che l’utilizzo diffuso rappresenta, una sorta di “ inquinamento paesagistico” ovvero la creazione di paesaggi non più tipici, che invece vanno recuperati e valorizzati.
L’Associazione, inoltre, precisa che al di là di questo rilevante aspetto, esistono e sono fondamentali quelli ambientali e mediche.
La strategia nella scelta delle essenze tendono a valutare diversi aspetti in particolare: A) capacità di mitigazione ambientale ; B) capacità di assorbimento di Co2; C) Assorbimento potenziale di inquinanti gassosi; D) potenzialità di caduta delle polveri. Quelle mediche riferite non solo all’ambiente (ossigeno, polvere sottili) ma sopratutto ai polini.
Nella classifica appena indicata, quella ambientale, risulta ottimo nella mitigazione ambientale, alto nell’assorbimento Co2, alto nell’assorbimento di inquinati e alto come potenzialità della caduta delle polveri, è l’olmo ad esempio, veramento un portento naturale, che ha vita lunga e costi simili al cipresso e pollini di medie dimensioni, solitamente innocui. Il cipresso produce una notevole quantità di polline, questo è di forma sferoidale e rappresenta un potente allergene con relative conseguenze sugli ammalati. Oltre a riversare a terra grandi quantità che incidono sulla pulizia della città.
La domanda che sorge spontanea è perchè la scelta di queste due essenze cipressi e oleandri, lontane dalla storia e dai paesagi locali e sicuramente meno efficaci in termine ambientale di altre essenze. Queste scelte come avvengono, con quali criteri.