Sono sette le coltellate, che hanno ucciso Michele Dawn Faiers, inglese, 66enne, che aveva deciso di trascorrere i suoi anni in Abruzzo, tra il mare e la montagna, e aveva preso casa a Casoli di Chieti, con il suo compagno, Michael Dennis Whitbread, 74enne, introvabile. È su di lui che si concentrano tutte le ricerche. Tutto lascia pensare che è stata sua la mano assassina, quella che sabato 28 ha impugnato l’arma che ha spento la vita di Michelle. Il corpo però, è stato scoperto solo dopo quattro giorni, quando un’amica della donna inglese, non riuscendo ad avere risposta alle sue telefonate, è andata a cercarla a casa, trovando la chiave nella toppa del portone di ingresso e la donna sul pavimento, in una pozza di sangue.
Perché è stata uccisa?
È una domanda alla quale, in questo momento, nessuno può dare una risposta certa. Se sarà confermato che ad ucciderla è stato il compagno, allora tutto lascia pensare che si tratti di un delitto legato al loro rapporto, quindi un movente passionale (gelosia?) anche se nessuno, raccontano in paese, li ha mai sentiti litigare.
Erano persone tranquillissime, amanti delle passeggiate e dei loro tre cani, che avevano scelto di venire a vivere in Abruzzo proprio per questa possibilità di immergersi nella natura. Avevano anche un camper, col quale giravano per tutta la regione e l’Italia, e che ieri è stato perquisito millimetro per millimetro.
Adesso, è caccia all’uomo: si cerca Michael Dennis Whitbread, con la sua Jeep compass bianca. Potrebbe però già essere all’estero.