
La Regione Abruzzo, accogliendo la proposta formulata dall’Ufficio Scolasco Regionale per l’Abruzzo, nel corso della riunione del 31/10/2023 del Tavolo tecnico interistuzionale regionale per il dimensionamento della rete scolasca 2024/25, ha comunicato l’ipotesi di suddivisione tra le province della riduzione delle 11 autonomie scolasche: 4 tagli in provincia di Chie, 3 in provincia di L’Aquila, 2 in provincia di Pescara e 2 in provincia di Teramo. Tocca adesso ai comuni ed alle province esprimersi entro il 20 novembre sulle ipotesi già avanzate nella riunione, non tue definite, e per questo la CISL Scuola Abruzzo Molise ha richiesto la convocazione urgente dei tavoli provinciali di concertazione. La sostanziale modifica ai criteri introdoa dalla Regione Abruzzo solo il 17 oobre rende anche necessaria la ripezione delle riunioni già svolte, oltre che quelle rinviate in aesa della modifica o proprio non ancora svolte.
Il taglio delle istuzioni scolasche a livello nazionale corrisponde, a regime e quindi fra diversi anni, appena ad un caffè all’anno per ogni italiano, in Abruzzo nemmeno a quello. Connuiamo a chiederci se era davvero necessario alla stabilità economica dello stato italiano prevedere nella finanziaria 2023 l’ennesimo taglio per la scuola e soprauo ancora un intervento nella rete scolasca che non ha il valore appena di un caffè all’anno.