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di Elisabetta Di Carlo - Eccolo il nuovo Pums. Il Piano Urbano della Mobilità sostenibile, che il Comune di Teramo ha commissionato ad uno studio milanese e che, dopo un ultimo aggiornamento del 20 ottobre, arriva adesso in città. Centocinquantuno pagina di analisi, di studi, di valutazioni, di tante (troppe) parole inglesi, di belle teorie e di qualche clamoroso svarione, come quando si legge, che a Teramo, in questo momento: «Per quanto riguarda i servizi di mobilità condivisa attualmente attivi, si hanno bike sharing e monopattino sharing; nello specifico il “Teramo e-bike sharing” integra il sistema del trasporto pubblico comunale mettendo a disposizione dei cittadini 31 biciclette a pedalata assistita, mentre per quanto riguarda il servizio di monopattini sharing, la città di Teramo si dota, a partire dal mese di agosto 2021, di una flotta che conta 400 monopattini elettrici». Peccato che dei 400 monopattini elettrici, compresi quelli lanciati nei fiumi, non ci sia più traccia, da molto prima di quel 20 ottobre che gli attenti redattori del progetto, ovvero una società milanese, cita quale data dell’ultimo aggiornamento.
Ma la cosa di certo più particolare, quella che segnerà una rivoluzione in città. È la nuova Ztl, che sarà enorme e, di fatto, vietata a tutti.
Se, quella attuale, infatti, prevede l'accesso e la circolazione dei veicoli in orari prestabiliti solo per specifiche categorie di utenti e per particolari tipi di mezzi di trasporto. Residenti e dimoranti nell’area ZTL, autotrasportatori, enti e aziende con esigenze operative, disabili autorizzati, commercianti con sede all’interno della ZTL, artigiani, manutentori, commercianti su suolo pubblico, medici, agenti di commercio, titolari di studi professionali etc. con il pass per entrare nell’area ad accesso limitato”, da domani si cambia tutto. Non solo la ZTL diventa più grande, ma potranno entrarvi solo: «residenti in ZTL, carico e scarico, disabili e veicoli che posseggono parcheggio entro la ZTL». E basta.

Schermata_2023-11-03_alle_15.08.05.pngPARCHEGGI…


La regola è pagare tutti, pagare tutto. «Al fine di potere governare il fenomeno della sosta nelle aree più contese, tutte le vie del centro e della zona speciale della stazione devono essere costituite da soli stalli blu (ad eccezione di stalli gialli riservati per Forze dell’Ordine, Disabili e Carico/Scarico). La strategia proposta prevede la suddivisione di questi ambiti in differenti zone all’interno delle quali sarà possibile, ai soli residenti designati a quell’area, parcheggiare la propria auto con una forma di abbonamento a prezzo calmierato. Per ogni nucleo famigliare sarà data la possibilità di parcheggiare una sola auto all’interno di queste aree dedicate. Il numero di abbonamenti da assegnare per ciascuna area deve essere predeterminato, ai fini di non saturare l’offerta. Questo fa sì che l’utilizzo dell’auto per gli spostamenti interni e di breve raggio venga scoraggiato».



INFINE

Un’amenità, «lo studio di fattibilità per soluzioni infrastrutturali alternative, quali per esempio funivie, scale mobili o altri sistemi in sede propria per l’università e l’ospedale». Ecco, una funivia per l’ospedale ci mancava…


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