REGIONE / APPALTO CIMITERO DI FRANCAVILLA: ARRESTATO IL DIRIGENTE ANTONIO SORGI PER TURBATIVA D'ASTA
La Questura di Pescara ha arrestato questa mattina ai domiciliari Antonio Sorgi, alto dirigente della Regione Abruzzo per una presunta turbativa d'asta che riguarda un bando di gara per l'ampliamento del cimitero di Francavilla al Mare (Chieti). Con Sorgi ai domiciliari è finito anche un architetto del Comune di Francavilla e risultano indagate altre cinque persone. La Squadra Mobile di Pescara ha effettuato i provvedimenti emessi dal gip dell'Aquila Romano Gargarella su richiesta della Procura della Repubblica aquilana. Il bando di gara per il cimitero ha un valore di circa due milioni di euro. Antonio Sorgi è il direttore regionale della direzione Affari della Presidenza, delle Politiche legislative, nonché del Via, ossia le valutazioni ambientali. Nel corso delle indagini è emerso come Sorgi sia di fatto amministratore di una società, la Lt Progetti, che benché rappresentata dalla moglie, non indagata, ha partecipato all'appalto per l'ampliamento del cimitero di Francavilla all'interno di un consorzio. Sorgi, con l'architetto Antonio Giordano, funzionario del Comune, finito anche lui ai domiciliari avrebbe "promosso e organizzato un'associazione per delinquere finalizzata a commettere una serie indeterminata di delitti contro la Pubblica amministrazione e quella di turbata libertà degli incanti e corruzione". In sostanza, secondo la Mobile, Sorgi e gli altri avrebbero pilotato la gara a loro favore. Per alcuni degli indagati sono state emesse dal gip misure cautelari interdittive e la sospensione dai pubblici uffici. I provvedimenti della Procura dell'Aquila sono stati firmati direttamente dal procuratore capo Fausto Cardella e dai sostituti Antonietta Picardi e Simonetta Ciccarelli.
Sorgi risulta indagato insieme ad altre sei persone nell’ambito di un’inchiesta che ha fatto luce sulle turbative commesse nel corso della gara d’appalto predisposta dal Comune di Francavilla al Mare, relativa al nuovo ampliamento del cimitero comunale, per un importo a base di gara di 2,4 milioni di euro, bando pubblicato nell’aprile del 2013. Nel corso delle indagini è emerso come il dirigente regionale sia anche amministratore della società “LT Progetti s.r.l.”, legalmente rappresentata dalla moglie (non indagata). La “LT Progetti s.r.l.”, unitamente alla “Sincretica s.r.l.” (il cui direttore tecnico è l’Architetto Giovanni Vaccarini, anch’egli indagato) ed alla di “Di Ferdinando Michele Costruzioni Generali srl” (il cui Direttore Tecnico è Antonio Di Ferdinando, parimenti sottoposto ad indagini), ha dato vita alla costituzione del “Consorzio Progetti & Finanza”, che ha poi partecipato alla gara finita sotto i riflettori della magistratura pescarese. Sorgi, Vaccarini e Di Ferdinando secondo la procura, oltre ad essere soci in affari, sono indiziati, unitamente all’architetto Antonio Giordano, funzionario del Comune di Francavilla al Mare, finito anche lui oggi agli arresti domiciliari, «di aver costituito, promosso e organizzato un’associazione per delinquere finalizzata a commettere una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione e, segnatamente, quelli di turbata libertà degli incanti e corruzione». Stando ad alcune prime indiscrezioni, l’ “operazione Francavilla” che secondo la procura sarebbe stata ordita da Sorgi vedrebbe per protagonisti lo stesso Antonio Giordano, dirigente del Comune di Francavilla da un paio di anni trasferito dal Comune di Ortona dove era stato per anni vice dello stesso Sorgi, e Roberto Olivieri. Giordano in qualità di segretario della commissione aggiudicatrice nella procedura di gara del cimitero di Francavilla, Olivieri in qualità di presidente della stessa commissione, e Dirigente del Servizio Attività Produttive ed Urbanistiche del comune di Francavilla. Grazie a loro Sorgi, Vaccarini e Di Ferdinando sarebbero riusciti, sempre stando alla ricostruzione presentata dalla procura, a turbare il regolare svolgimento della procedura di gara, pilotandola a loro favore. Ciò sarebbe avvenuto anche attraverso la falsificazione di un verbale della commissione aggiudicatrice. Tra gli indagati anche gli altri due componenti della stessa commissione, sebbene nei confronti di questi ultimi il gip non abbia adottato misure cautelari. Per Vaccarini e Di Ferdinando, invece, il gip ha disposto la misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali. In ordine alla posizione del presidente della commissione, Roberto Olivieri, dirigente del Comune di Francavilla al Mare, per il quale la Procura aquilana ha richiesto la sospensione dai pubblici uffici, si attende la decisione dello stesso gip che, come prevede la legge, solo dopo aver – nei prossimi giorni – interrogato l’indagato, deciderà se applicare o meno detta misura cautelare.