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carcere teramo43Stato di agitazione e dalla Giornata di Giovedì 16 novembre, astensione dalla Mensa di tutti i turni dopo che la Direzione della Casa Circondariale di Teramo, non solo non ha ascoltato il grido d'allarme che le scriventi segreterie (Sappe, Osapp, Uil-Pa, Sinappe, Uspp, Cisl, Cgil) hanno più volte rappresentato, non solo non ha sua sponte studiato le problematiche che investono l'Istituto, che qui ricordo ha una carenza di personale su una pianta organica che si avvicina al 35%. Si parla di una pianta organica deficitaria per tutta una serie di motivi, il primo motivo, si parla di pianta organica che ha subito un taglio lineare per problemi di spesa pubblica, si tratta poi di pianta organica che non tiene conto delle varie tipologie di detenuti presenti e di tutte le problematiche che questo comporta, come ad esempio divieti di incontro etc. Poi si tratta dí una pianta che non tiene conto del fatto che la presenza effettiva dei detenuti sí attesta al 150% della capienza regolamentare. E per non farci mancare nulla si parla di una pianta organica che non tiene minimamente conto dell'età media dei colleghi e quindi di tutte le caratteristiche che questo comporta, ad esempio basti pensare che il personale anziano presente a Teramo ha come diritto oggettivo un periodo di congedo quasi doppio rispetto al personale giovane che magari fa servizio in istituti dei nord'Italia. Insomma la Direzione, da una parte è stata sorda a quanto da noi detto e dall'altra è stata cieca, rispetto a le condizioni che erano sotto gli occhi di tutti, scrivono in una nota le segreterie dei sindacati: Sappe, Osapp, Uil-Pa, Sinappe, Uspp, Cisl, Cgil.