Questo il commento dell'ingegner Franco Iachini, sulle scritte comparse nella notte sui muri della città: «Se infame significa prendere uno Stadio, ristrutturarlo, dargli una delle vesti migliori d’Italia, salvare una squadra e portarla dove è andata (e certo le vicende successive non mi competono), creare posti di lavoro, creare un ristorante tra i più apprezzati… se tutto questo vuol dire essere infame, allora sì sono un infame…rispetto a questi signori che non hanno nulla da fare e non sanno come sfogare i loro istinti, ma siamo in una democrazia e tutti hanno libertà di espressione, vuol dire che io continuerò ad essere infame in questo modo e loro continueranno ad essere dei bravi tifosi che al di fuori dello stadio vanno ad imbrattare e ad insozzare, come neanche i peggiori hooligans della storia, questo vuol dire essere tifosi e questo vuol dire essere un infame… sono contento di essere un infame»