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Gerra
«Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai»
TRILUSSA (1871-1950)

La politica non ha più potere economico, vale a dire la capacità di fare economia, di favorire sviluppo progresso e benessere. Ci sono aziende oggi nel mondo, protette dal neoliberismo, dagli anni 2000 già turbocapitalismo, che con un click!fatturano 10 volte il bilancio finanziario di uno stato, che con un click!potrebbero comprarselo uno stato.

Gli stati, democratici o no, liberisti o comunisti, ancora non sono stati in grado di rifondere lo stato sociale, vale a dire quel sistema della buona politica di tutele che garantiscono la convivenza civile, cioè una equa ridistribuzione della ricchezza che bilanci il diritto dimpresa e il diritto a una vita dignitosa per tutti.

È di tutta evidenza limpoverimento progressivo e irreversibile cui stiamo assistendo, soprattutto nel mondo delle democrazie (quello che avviene in seno ai sistemi dittatoriali ci è invero nascosto per convenienza propagandistica), dovuto al fatto (anche questo progressivo e irreversibile) della costate perdita di posti di lavoro, divorati prima dalla meccanizzazione dei processi produttivi, e oggi dalla loro successiva digitalizzazione: pompe di benzina automatiche, banche sostituite dagli sportelli bancomat, smaterializzazione delle transazioni economiche anche più elementari. In Germania già nel 2012 quasi non esistevano più le banche cosiddette commerciali, cioè quelle dove si doveva entrare e recarsi allo sportello per fare qualsiasi operazione – e uso questi due esempi e non altri perché quello del benzinaio e del bancario fino a pochi anni fa sembravano posti di lavoro garantiti, da mettersi a sognare la pensione già dal primo giorno di lavoro: tutti avremo sempre bisogno di carburante e di credito per comprarlo, ma non più dellomino che lavora per rendere possibili questi servizi. Lavoreremo sempre di più noi consumatori al posto loro e a solo vantaggio del Capitale, senza neanche accorgercene.

Già dieci anni fa ad esempio, sempre in Germania – e non dico neanche Germania a caso perché è il traino motore di tutta leconomia europea, non solo della cosiddetta zona euro, ché da subito ha saputo difendersi dalla Cina puntano sullalta specializzazione tecnologica e non sulla produzione di oggetti a buon mercato ma scadenti: è qui che sta tutto il fallimento del mercato globale, della cosiddetta globalizzazione che non difende più il mercato interno portando allo sfacelo del tessuto economico e, conseguentemente, sociale di un paese –, esistevano supermercati senza commessi dove il cliente, felice e inconsapevole come un idiota, entra, prende il suo carrello appositamente munito di pistola laser con cui leggere i codici a barre dei prodotti che dagli scaffali toglie e mette nel cestino della spesa, e poi si reca alla cassa automatica e pagacomodamente con la moneta elettronica. Così, dalloggi al domani, il consumatore idiota acquisisce ulteriori tre ruoli nella catena di produzione, vale a dire quello del magazziniere dello scaffalatore e del cassiere. Uno studio della Goldman Sachs, pubblicato in aprile, prevede con lavvento dellIntelligenza Artificiale la perdita di 300 milioni di posti di lavoro nel mondo, ovviamente con maggiore rilevanzanel Primo mondo e soprattutto tra gli impiegati di concetto, i cosiddetti colletti bianchi.

Ma attenzione, non si tratta di smaterializzazione: la digitalizzazione è solo un nuovo modo di accumulazione di beni superflui che consente in più un notevole risparmio di spazio fisicodi ingombroA smaterializzarsi sono solo i rapporti umani: pure lorganismo umano è oramai digitalizzato: qualsiasi intensità di orgasmo è a portata di telecomando.

Gli stati, per questi pratici esempi, hanno perso potere economico perché, in nome del turbocapitalismo, non sono stati capaci di rivoluzionarsi limitando la ricchezza individuale e dimpresa, favorendo così lallargamento del divario tra ricchi e poveri, una forbice che si è finitoaddiritturaper spezzare. Un vero e proprio suicidio politico con pesantissime conseguenze sociali. Processo, quello della limitazione e ridistribuzione della ricchezza, che il capitalismo stesso, per non morire per mancanza di consumi e molto presto di consumatori, avrebbe dovuto invece auspicare.Quello che sta succedendo ogni giorno nelle nostre società consumistiche è, paradossalmente, anticapitalistico.

Gli stati oggi hanno un solo potere ancora da fare valere, quello militare, per questo sono tornate le guerre in Europa, mentre continuano quelle di sempre. Per questo Joe Biden ha potuto riportare gli Stati Uniti dAmerica a governo del mondodisponendo di un arsenale militare soverchiante, la sua unica ricchezza, che potrebbe garantire ininterrottamente altri cento anni di guerre. Elarrivo la settimana scorsa di XiJinping in California ne è la prova più lampante, avendo Biden più volte avvisato il Governo cinese sulla questione Taiwan e di tenersi lontano dalla Russia di Putin.

Il Novecento non ci ha mai lasciati; oramai è un concetto governante, polarizzante, perché le guerre sono lultima possibilità che hanno i governi di regolare le economie. Guerre, ovviamente, non più mondiali ma regionali, parcellizzate ancora grazie al digitale, atte principalmente a bloccare leconomia del paese nemico, e dove le superpotenze – in realtà ce nè stata sempre e solo una dal secolo scorso a oggi, gli Stati Uniti dAmerica, per primato democratico e tecnologico degli armamenti – non si affronteranno mai più frontalmente ma indirettamente, come in Ucraina, che rappresenta esattamente il nuovo modello bellicista. E presto, con lintelligenza artificiale, potranno fare pure a meno degli eserciti e con maggiore precisione, ma inevitabili resterannole vittime civili.

Non siamo mai usciti, andati oltre la perenne attualità di questo secolo Novecento: tutte le innovazioni hanno sempre origine dai piani di riarmo.

Alla politica per portare avanti questo mondo è rimasto da fare solo le guerre: finché cè guerra, cè speranza.

MASSIMO RIDOLFI