È morto, l'anziano accoltellato nella notte dal figlio. Si tratta dell'ex capostazione Mario Di Rocco, aveva 83 anni. Ad ucciderlo è stato il figlio Francesco, di 50 anni, nel corso di una lite scoppiata nell'abitazione vicina alla stazione ferroviaria al civico 28. L'accusa per il figlio parricida è di omicidio aggravato dai futili motivi.

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Mario Di Rocco era molto conosciuto, per anni aveva lavorato come capostazione a Teramo e in quella stazione era rimasto a vivere, nell’appartamento del custode al primo piano. Francesco viveva con lui, non lavorava, usciva poco, e preferibilmente di notte. Chi lo conosce lo descrive come un ragazzo mite, semplice, che mai si riterrebbe in grado di usare violenza contro qualcuno. Pare anche, però, che i rapporti familiari non fossero più sereni, da qualche tempo, forse anche a causa dell’età della vittima, e frequenti sarebbero state le discussioni. Stanotte, quella fatale, finita in tragedia, quando Francesco in un accesso d’ira, ha colpito il padre con diverse coltellate, lasciandolo a terra, in cucina, in una pozza di sangue. Quello stesso sangue che, sulle  scale dell'abitazione, testimonia la tragedia.

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