Oggi i Carabinieri del Comando Provinciale di Teramo hanno celebrato la Patrona dell’Arma “Maria Virgo Fidelis”, l’82° Anniversario della Battaglia di “Culqualber”e la “Giornata dell’orfano”, eventi suggellati alla Santa Messa, officiata dal Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri S. E. Lorenzo Leuzzi presso il Santuario Madonna delle Grazie di Teramo, ove è stata celebrata anche la prima esposizione delle reliquie di S. Berardo, i cui festeggiamenti culmineranno nella giornata del 19 dicembre prossimo.
Alla celebrazione hanno preso parte tutte le Autorità Locali e Provinciali, il Sindaco di Teramo e i Sindaci dei Comuni della Provincia di Teramo, una rappresentanza della Associazione Nazionale Carabinieri, Associazione Nazionale Forestali, Associazioni Combattentistiche e d’Arma, oltre ad una folta rappresentanza di Carabinieri di tutta la Provincia, nonché del comparto Forestale e Speciale.
Ospiti d’onore della celebrazione, le vedove e gli orfani dell’Arma. Gli orfani dei Carabinieri sono assistiti e confortati con amorevole cura dall’Arma attraverso l’O.N.A.O.M.A.C. (Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri) che li sostiene costantemente in tutto il loro percorso formativo
Nel corso della cerimonia, molto solenne, la presentatrice Francesca Martinelli ha cantato l’Inno della Virgo Fidelis, inno sacro per ogni Carabiniere.
Al termine della funzione, il Comandante Provinciale, Colonnello Pasquale Saccone ha sentitamente ringraziato il Vescovo e tutti gli intervenuti, commemorando l’episodio eroico dei Carabinieri, impegnati nell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber, costituiti dal 1° Gruppo Carabinieri e da un battaglione di Zaptièmobilitato - che unitamente, il 21 novembre 1941 - si sacrificò in una delle ultime ecruente battaglie in terra d’Africa. Un pensiero è stato rivolto a Don Vincenzo Di Egidio, parroco di Tortoreto, in degenza a Roma, figlio del Carabiniere Antonio Di Egidio che fece parte di quegli eroici Carabinieri e insignito della “Croce al Valore Militare”.
Alla celebrazione hanno preso parte anche numerosi cittadini che, con la loro presenza, hanno voluto confermare lo stretto e fraterno legame che intercorre tra Teramo e l’Arma dei Carabinieri.
Anche nelle Compagnie distaccate del Comando Provinciale Carabinieri di Teramo saranno svolte analoghe cerimonie. In particolare, la Compagnia di Giulianova lo celebrerà alle ore 18.00 presso la chiesa Santa Maria degli Angeli di Bisenti (TE); la Compagnia di Alba Adriatica alle ore 18.30 presso la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Tortoreto (TE).
qui il discorso del colonello Saccone:
Eccellenza Reverendissima, non posso non iniziare esprimendoLe la gratitudine dei Suoi Carabinieri di Teramo, per averci consentito di celebrare l’Eucarestia della “Virgo Fidelis” in questa maestosa cornice del Santuario Madonna delle Grazie. Il ringraziamento va esteso, altresì, a frateGiulio e a tutti i frati francescani di questo solenne eremo di pace e di contemplazione, che rafforza i propositi di meditazione di tutti noi Carabinieri sulla solennità liturgicadella ricorrenzaodierna della Celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri.
Alle Autoritàcivilie militari intervenute, saluto, per l’onore che ci concedono,Sua Eccellenza il Prefetto e il Sig. Procuratore, al Sindaco di Teramo e ai Sindaci e rappresentanti delle altre 46 comunità nelle quali siamo presenti con le nostre Stazioni Carabinieri, alle gentili signore e ai cortesi ospiti, rivolgo un riconoscente grazie per la loro significativa presenza, che conferma i sentimenti di stima e considerazione nei confronti della nostra Istituzione.
All’Associazione Nazionale Carabinieri, all’Associazione Nazionale Forestali ed alleAssociazioni Combattentistiche e d’Arma, qui presenti,porgo un rispettoso omaggio: condividere questi significativi momenti identitari rappresenta la testimonianza più diretta della perpetuaadesione ai tradizionali valori militari dell’Arma.
Oggi celebriamo, inoltre, la “Giornata dell’orfano” e l’Arma, mediante le molteplici attività dell’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma dei Carabinieri, promuove ogni sforzo per sostenere le famiglie e i giovani orfani, in particolare, negli studi.
Alle vedove e agli orfani dei nostri Carabinieri, in particolare, a quelli qui presenti, rivolgo, un deferente pensiero di affettuosavicinanza: voi siete l’espressione migliore dei nostri valori fondanti, rievocando inevitabilmente l’affetto ed il sostegno che quotidianamente ci regalano le nostre famigliedurante il difficile ma esaltante percorso professionale che abbiamo intrapreso.
L’11 novembre 1949, sua Santità Papa Pio XII, promulgò la Bolla Pontificia con la qualeveniva affidata all’Arma dei Carabinieri, come Santa Protettrice, la Beatissima Vergine Maria, con il titolo di “Virgo Fidelis”, fissandone la celebrazione il 21 novembre di ogni anno, in concomitanza della presentazione di Maria al Tempio e della ricorrenza della Battaglia di Culqualber.
Il 21 novembre 1941, infatti, nell’ambito della 2^ Guerra Mondiale, si concluse l’eroicaBattaglia di Culqualber, combattutain Africa Orientale, in particolare, dal 1° Gruppo Carabinieri Mobilitato, costituito da 2 Compagnie di Carabinieri e da 1 Compagnia di Zaptié (Carabinieri reclutati tra le popolazioni indigene di Libia, Eritrea e Somalia tra il 1888 e il 1942), schierato a presidio del citato caposaldo, posto a sbarramento dell’avanzata del nemico (in particolare, soldati Inglesi), quale protezione ultima della maggior parte delle truppe italiane in ripiegamento strategico, date le sorti avverse del conflitto in atto, verso Gondar in Etiopia.
I Carabinieri di Culqualber, con fierezza e onore,affrontaronosoverchianti forze nemiche, consapevoli di andare incontro alla morte ma solidi nel più intimo imperativo e perentorioconvincimento di fedeltà al servizio. La stessa Fedeltàche è suggellata nel nostro motto araldico “Nei secoli fedele” eche continua, ancora oggi, a rappresentare il credo che muove i nostri passi, il sentimento del quale andiamo più fieri.
Nella circostanza, desidero rivolgere un particolare pensiero a Don Vincenzo Di Egidio, Parroco di San Nicoladi Tortoreto, oggi non presente, perché in convalescenza da un brutto male e ricoverato a Roma, cui rivolgiamo i nostri più convinti auguri di pronta guarigione con l’auspicio di ritrovarlo presto fra noi, figlio del Carabiniere Antonio Di Egidio, classe 1905, uno dei “leoni” di Culqualber, fregiato con la “Croce al Valor Militare”,per essersi distinto in uno dei numerosi episodi di eroismo compiuti quel giorno dai Carabinieri nella zona ricompresa tra la Sella diCulqualber (Africa Orientale) tra il 10 agostoe 21 novembre 1941 appunto.
Si conclude, oggi, un triduo di commemorazioni particolarmente solenni e sentite per noi Carabinieri, che, partendo dalle celebrazioni del “Milite Ignoto”e della Festa delle Forze Armate del 4 novembre, passando per il sempre vivo e deferente ricordo dei“Caduti di Nassiriya” del 12 novembre,ci conduce fino all’odierna cerimonia dell’omaggio alla “Virgo Fidelis”, tributando,contestualmente, gli onori a questi “Eroi”, divenuti icone immortali di fedeltà fino all’estremo sacrificio.
Si tratta, in effetti, di un percorso valoriale ed emozionale volto ad esaltare e a celebrare le migliori ed elette virtù umane e militari di chi ha scelto di servire il Paese in uniforme, fino all’estremo sacrificio, come fece il Vice Brig. Salvo D’Acquisto, elevato a Beato per aver sacrificato a Palidoro (Roma)la sua giovane vita per la salvezza di 22 innocenti durante il tragico periodo dell’occupazione nazista.
Per tutti questi ricordi e per le emozioni che essi suscitano, l’augurio che oggi faccio a tutti i miei Carabinieri, che desidero ringraziare per l’impegno e la dedizione che profondono quotidianamente nel servizio a beneficio della comunità teramana, nonché a tutte le donne eagli uomini delle Istituzioni, è quello che possiatesentire, comprendere e condividere i valori, i princìpi e i sentimenti di questa solenne cerimonia.
La Vergine Maria, alla quale, noi Carabinieri tutti, rivolgiamo le nostre preghiere, ci indichi la strada maestra e ci protegga nel cammino, nell’adempimento dei nostri doveri e delle molteplici attività connesse con il nostro Servizio, consolidandoci nella fedeltà,nell’onestà enell’amore per il prossimo.
Concludo, infine,affermando, con intima e ferrea convinzione, che, così come i valorosi ed irriducibili Carabinieri di Culqualber, anche Noi, uomini e donne con gli Alamari, persone normali che abbiamo scelto di adempiere a un Servizio speciale nella diuturna lotta contro il male, in tutte le sue forme, specialmente a difesa degli onesti e a protezione degli ultimi, le c.d. fasce deboli, ancheNoi Carabinieri non cederemo e resteremo sempre vigili, con un pensiero rivolto costantemente anche ai difficili teatri internazionali ove auspichiamo possa tornare quanto prima la pace, nonché possano crearsi le basi per una pacifica coesistenza.
Viva l'Arma dei Carabinieri Viva l'Italia
Grazie
Col. Pasquale Saccone