Dagli archivi della Rai riemerge, quasi per caso. un documento che, con il senno di oggi, assume un valore particolarissimo.E’ un frammento di quell’inchiesta televisiva del titolo “I Bambini e Noi”, che Luigi Comencini girò a cavallo degli Anni ’70, ma trasmesso proprio nel 1970. Sei episodi, che sono un grande affresco realistico e in presa diretta dell'infanzia italiana. Il lavoro di Comencini si snoda in varie località del nostro Paese, da Milano a Napoli, dall'Umbria alla Puglia, da Roma a Torino, restituendoci le voci spontanee, quasi sempre di realtà sociali "basse", di un'Italia sospesa tra modernità e tradizione. Nella quarta puntata, dal titolo “La bicicletta”, Comencini va a Roma, a Prima Porta, in qugli anni una borgata in crescita, e intervista un padre che picchia il figlio con la frusta: «E’ meglio la frusta che prenderlo a calci e rompergli qualche costola». Quando il maestro Comencini chiederà: di dove siete? La risposta sarà uno spaccato di un’altra realtà, lontana da Roma… «…di Campli»