Cinque racconti, cinque pugni allo stomaco. Un libro duro, per palati forti, come tutte le storie che racconta Fabio Carlini, tratte in parte dalla tradizione orale delle popolazioni delle nostre campagne e dei nostri borghi di montagna e in parte dai fascicoli processuali e dai faldoni dell’Archivio di Stato. Storie forti, racconti di emarginazioni, di soprusi, di sopraffazioni, di ingiustizie, di crimini che fanno emergere le rassegnate sofferenze delle vittime innocenti meglio che in trattati di antropologia culturale o di sociologia criminale. Cinque racconti in cui Carlini nel suo secondo libro, “L’urlo degli innocenti” (Artemia Nova Editrice), tratta di un tema difficile: l’infanticidio. Cosa può indurre qualcuno, spesso una madre, a sopprimere la vita di un bambino appena nato, a volte con modalità ripugnanti? Quali abietti motivi possono costituire il movente di crimini così efferati ed orribili. Quanto può essere terribile e insopportabile l’urlo, silenzioso, di un innocente a cui viene sottratta la vita appena nato? A questi interrogativi non può sfuggire chi sfoglia questa seconda opera di un narratore che nel suo romanzo d’esordio, “Cettina e le altre donne” (Albatros Edizioni) aveva trattato con lo stesso stile duramente realista un altro tema assai difficile: la condizione femminile nella società agricola e rurale dell’Abruzzo teramano dell’Ottocento. In questa suo secondo libro Fabio Carlini conferma che l’inchiostro con cui scrive è rosso come il sangue degli innocenti versato con tanta spietata profusione e con tanta crudeltà. Si tratta di un nuovo libro-denuncia, che, scegliendo la forma del racconto letterario, giunge ancora di più e per questo al cuore del lettore, al quale trasmette emozioni capaci di scuotere la sua coscienza.
“L’urlo degli innocenti” verrà presentato giovedì 14 dicembre alle ore 17,30 nella Corte Interna della Biblioteca “Melchiorre Delfico” di Teramo. Affiancheranno l’autore la prof. Elisabetta Di Biagio (che ha scritto la prefazione al libro), la prof. Maria Letizia Fatigati (dirigente scolastica), il prof. Elso Simone Serpentini e il dott. Nicola Serroni (psichiatra). Modererà Tania Bonnici Castelli (presidente della Commissione provinciale pari opportunità).