Nascerà in Nepal, grazie al sogno e alla visione di un teramano, un nuovo piccolo ospedale. Il luogo scelto è in un parco ai piedi del monte Manaslu di 8.163 metri di altezza, conosciuto anche come Kutang, a 64 km in linea d’aria dall’Annapurna.
A costruire il piccolo ospedale sarà l’alpinista teramano Gaetano Di Blasio, che si è fatto promotore per la realizzazione e che andrà in Nepal, con un piccolo capitale, una somma che in Italia basterebbe appena a compare un’auto di classe media, ma che tra le montagne più alte del Mondo può “acquistare” la speranza di una cura. Trentacinque mila euro, che Gaetano Di Blasio sta raccogliendo tra amici e benefattori, coi quali costruirà una struttura sanitaria con sei posti letto, un ambulatorio, una sala d’aspetto e una farmacia.
Un’idea, la sua, maturata proprio lì, tra quelle montagne, quando «…Mi capitò di assistere una donna che nel partorire perse il suo piccolo e vidi un ragazzino che per una semplice epistassi, stava per rischiare la vita…”.
Sessantasette anni, con 15 spedizioni sull’Himalaya, capace di scalare due ottomila senza bombole d’ossigeno, Gaetano DI Blasio non si è limitato a guardare il cielo un po’ più da vicino, ma ha anche guardato quelle genti e la loro difficile quotidianità. E ha deciso di dare il suo contributo: «…è un Paese estremamente povero, con piccoli investimenti si può fare molto, confido nel buon cuore dei miei concittadini e di tutti gli Abruzzesi».
La partenza è in programma per l’autunno del 2024 e per allora si augura di aver raccolto tutta la somma. Anche la Asl farà la sua parte, con una dotazione di farmaci e altri arriveranno dalle spedizioni che, dopo le scalate, prima di ripartire, potranno donare i loro farmaci al piccolo ospedale, all’interno del quale lavoreranno anche medici italiani, emiliani in particolare, e anche quelli di Medici senza frontiere.