Non saranno celebrati i funerali di Erminia De Patre, la 47enne rosetana uccisa dal Frecciarossa alla stazione di Roseto. E’ stata la stessa donna, nella lettera lasciata in casa sua, prima di uscire di casa e recarsi alla stazione, a chiedere che il suo corpo venisse cremato e che non si celebrasse il rito funebre. Il magistrato ha disposto la restituzione del corpo alla famiglia. Erminia De Patre non era sposata e non aveva figli, dopo aver lavorato per alcuni anni in un’azienda farmaceutica aveva gestito un’attività turistica in Messico. Tornata a Roseto, aveva iniziato a collaborare con uno dei fratelli nella gestione di un’altra attività turistica, collaborando anche con le guide del Borsacchio. La sua morte ha destato grande dolore a Roseto, dove la sua famiglia (il padre, scomparso anni fa, era un apprezzato medico) è molto conosciuta.