Non è stata una cena. O meglio: non è stata “solo” una cena, ma molto di più. 30 e lode in cucina - i sapori della sostenibilità, è stato un evento, pensato, voluto, organizzato e realizzato tutto all'interno del corso di Scienze e Culture Gastronomiche per la Sostenibilità dell'Università degli Studi di Teramo. Così, in una serata unica, la mensa dell’Ateneo si è trasformata in un ristorante gourmet, nel quale i ragazzi del terzo anno del corso di Cibo e Comunicazione hanno accettato la sfida di trasformare la loro passione per il cibo in azione concreta. Ad una platea di un centinaio di commensali, con tutte le espressioni più importanti del territorio, dal Prefetto al Questore, dal Presidente della Provincia al Sindaco, e con una nutritissima rappresentanza del corpo docente, i ragazzi hanno regalato un'esperienza culinaria che è andata ben oltre il semplice piacere del gusto, abbracciando il valore della sostenibilità in ogni pietanza.
«Questa serata non è solo un'occasione per deliziare il palato, ma è anche un'opportunità per celebrare la convivialità, la condivisione e l'impegno verso un mondo gastronomico più consapevole - hanno spiegato - Il menu proposto è stato un omaggio alla semplicità e alla bontà degli ingredienti vegetariani, selezionati con attenzione alla stagionalità e alla provenienza locale».
E a proposito di menù, abbiamo avuto il piacere di provare, una amouse bouche di
Pizza scima, stracciatella e cicoria con una nota sapida finale davvero intrigante; due antipasti: una deliziosa polenta grigliata, salsa di noci e radicchio e un coinvolgente flan di zucca, crema di pecorino e ceci tostati. Il primo, è stato una vera avventura per il palato: risotto aglio nero fermentato e confettura di rosa canina, che appariva ruvido al primo assaggio, ma all’incontro della confettura di rosa sprigionava un’intensità di emozioni davvero notevoli, in un fondersi senza confindersi di gusti nettissimi, perfettamente abbinati. Gadevolissimo il fungo fritto con sformato di patate sfogliate e maionese al mandarino, offerto come secondo e signorile. Il dolce, un crumble con castagne, crema di ricotta, confettura di cachi e castagna caramellata, che non era prepotente e lasciava la memoria gustosa di tutto il percorso affrontato a tavola.
Doverosa la citazione dei ragazzi del Di Poppa, che hanno curato il servizio a tavola.
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