Seicento chilogrammi di fuochi d’artificio pericolosi e di produzione clandestina. Li hanno sequestrati i Carabinieri di Teramo, denunciando anche tre persone. Se l'uso improprio dei fuochi d'artificio del genere legale può causare lesioni gravi, come ustioni al viso e alle mani e danni alla vista - spiegano i Carabinieri - l'uso invece di artifizi pirotecnici del genere illegale, in considerazione della loro elevata potenza esplosiva, può provocare danni anche peggiore sino alla morte. Va anche ricordato il divieto assoluto di vendere e acquistare fuochi d'artificio venduti in forma ambulante e prodotti clandestinamente. Costituisce reato che punisce sia il commerciante sia l'acquirente. «Non esistono fuochi d'artificio "sicuri" - avverte l’Arma - anche se ne è permessa la vendita; perfino le stelline, che i bambini usano con disinvoltura, bruciano a 300° C e perciò sono potenzialmente in grado di provocare incendi sui tessuti.I giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un'etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d'appartenenza e le modalità d'uso. Se il gioco pirotecnico è privo di etichetta è sempre da considerarsi proibito e non di sicuro utilizzo».