Si è spento Vincenzo Di Simone, uno dei più famosi maestri della ceramica di Castelli. Aveva 99 anni. Ceramista di antica scuola, Vincenzo ha dedicato tutta la sua vita alla ceramica e all’arte. A lui, qualche anno fa, aveva dedicato un bellissimo ritratto la rivista theducker: “Ceramista per passione – ancor oggi gli brillano gli occhi chiari quando parla della sua arte – può essere a tutti gli effetti considerato un artigiano innovatore: nella sua bottega i manufatti vengono cotti nei forni “a respiro”, di sua invenzione, alimentati con la legna dei boschi circostanti, chiamati così perché una volta accesa la legna si può percepire un rumore simile appunto a un profondo respiro. Vincenzo crea da solo anche gli smalti e i colori: il giallo, il blu cobalto, il manganese, il verde ramina e l’arancio “Castelli” (risalente al Cinquecento), considerati i colori storici del territorio”.
La notizia della sua scomparsa ha destato viva commozione, anche se a raccogliere la sua eredità artistica sarà il figlio Antonio, che col padre lavora da ormai quarant’anni.
“Lo smalto castellano non deve essere bianchissimo; è resistente, e lo si percepisce anche dal suono che si produce quando due vasi, ad esempio, vengono a contatto. Questo rumore è caratteristico, segno tangibile di una cottura dalla durata di oltre 20 ore”, spiegava il veterano Vincenzo, che nel 2020 ha ricevuto il titolo di MAM-Maestro d’Arte e Mestiere dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. Una parte della sua produzione era rivolta ai fischietti, strumenti a fiato tipici di un’arte povera, e pipe per fumare il tabacco, solitamente di color manganese.
Ma era lo spirito della tradizione, il recupero delle forme e dei decori come si sono affermati da Castelli nel mondo, il senso del colore ancorato alla tipicità della tavolozza castellana sono i tratti caratteristici della Vecchia Bottega Maiolicara, tornata al suo splendore originario dopo un attento restauro, riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali e dichiarata bene di interesse storico e artistico. Le opere a firma Di Simone, una volta modellato l’oggetto al tornio o con gli stampi (alcuni risalenti all’Ottocento), sono parte della bellezza che Castelli regala al Mondo.