Pranzi “stellati” per i detenuti e le detenute degli Istituti penitenziari italiani in occasione del Santo Natale
Il Natale ci ricorda che Gesù nasce nella povertà del mondo, e che, da questa povertà, da questo nulla ha avuto inizio una Storia di salvezza. Per tutti, anche per chi, quella povertà, spirituale e materiale, la vive ogni giorno recluso in una cella. «A partire da qui, per gli uomini dal cuore semplice inizia la via della vera liberazione e del riscatto perenne» (Papa Francesco, 24 dicembre 2015).
Con questa consapevolezza, anche quest’anno, in occasione del Santo Natale, entreremo in 30 Istituti penitenziari italiani per condividere, con detenuti e detenute, un gesto d’amore nel segno della solidarietà. Mercoledì 20 dicembre si svolgerà, infatti, il Pranzo di Natale “L’ALTrA Cucina... per un Pranzo d’Amore”, un’iniziativa promossa dall’Associazione Prison Fellowship Italia onlus, in collaborazione con il Rinnovamento nello Spirito Santo, Fondazione Alleanza del RnS e il Ministero della Giustizia. Un Pranzo “speciale” perché a realizzarlo con le loro brigate saranno, come sempre, chef stellati e cuochi dell’alta cucina, e a servirlo, con generosità e partecipazione, molti volti noti del mondo dello spettacolo, dello sport, dell’arte e del giornalismo. Ospiti d’onore dell’evento saranno esclusivamente i detenuti e (dove consentito) le loro famiglie.
Per questa X Edizione hanno già confermato la loro adesione all’evento di Natale i seguenti istituti penitenziari: Roma Rebibbia (sez. femminile), Milano Opera, Torino, Alessandria, Aosta, Napoli Secondigliano, Nisida minorile (NA), Salerno (sez. femminile), Eboli (SA), Aversa (CE), Avellino, Ariano Irpino (AV), Bologna (maschile e femminile), Castelfranco Emilia (MO), Parma, Rimini, Firenze minorile, Massa, Teramo, Pesaro, Castrovillari (CS), Palmi (RC), Paola (CS), Vibo Valentia, Cagliari minorile, Lanusei (NU), Palermo, Benevento minorile.
Chef stellati, maestri di cucina, osti o cuochi dell’alta cucina del nostro Paese: sono moltissimi coloro che hanno accettato di mettere a disposizione la loro arte culinaria e le loro competenze per compiacere migliaia di palati: Domenico Iavarone, Davide Pezzuto, Roberto Alia, Nino Rossi, Carmelo Fabbricatore, Maurizio e Armando Sciarrone, Marco Contrada,
Marianna Vitale, l’Unione Regionale dei Cuochi della Campania, Mariano Guardianelli, Paolo Bissaro, Filippo La Mantia, Francesco Dall’Argine, Cesare Battisti, Eugenio Boer, Marco Sorbini, Matteo Baronetto, Andrea Incerti Vezzani, Domenico Sorrentino, Guido Perino, William Pitzalis, Angelo Fabozzo, Carmelo Criscione, Niccolò Palumbo, e i cuochi dell’Unione Cuochi della Valle d’Aosta.
A imbandire le tavole delle 28 carceri (ma anche a provvedere alle necessità relative all’allestimento del Pranzo all’interno del carcere) saranno 1200 volontari e, a servire le portate (circa 6000 piatti), decine di artisti. Tra questi: Giovanni Caccamo, Antonio Mezzancella, Marco Giallini, Edoardo Bennato, Gianluigi Nuzzi, Sabrina Scampini, Nunzia De Girolamo, Raimondo Todaro, Marco Capretti, Alda D’Eusanio, Rossella Brescia, Ilaria Grillini, Luca Abete, Stefano Masciarelli, Alberto Bertoli, Rino Ceronte, Luca Pugliese, Fabrizio Coniglio, Andrea Segré, Renzo Sinacori, Emanuele Fasano, Diego Nicolosi (Papillon), Stefano Jurgens, Roppoppo (il cantastorie Franco Palumbo), Carmine Farago, le comiche Alessandra Ierse e Nadia Puma, Gianni Astone, Vincenzo Emmanuello, Niccolò Torielli, Antonio Fulfaro, Zorama, Luca Sepe, Moreno il Biondo, Laura Grispo, Gianpiero Perone, Nicoletta Dale, Ottavia Pojaghi Bettoni, Ottavio Demontis, e molti altri artisti in attesa di conferma.
Questo evento straordinario ci conferma, ormai da 10 anni, che il bene sprigiona il bene, guarendo molte ferite dell’anima e favorendo l’integrazione tra il “mondo fuori” e il carcere. Un ponte di speranza che abbatte i pregiudizi, apre il cuore all’ascolto e un varco verso una società più inclusiva e sana.
Questa edizione dei Pranzi di Natale si contraddistingue, per alcuni aspetti, dalle edizioni precedenti. Per la prima volta, un istituto scolastico contribuirà economicamente alla realizzazione dei Pranzi. Si tratta del Liceo classico “Bernardino Telesio” a Cosenza che ha raccolto e devoluto la quota di mille euro per coprire parte delle spese dei Pranzi di Natale della Regione Calabria.
Con l’intervento del prof. Andrea Segrè, ordinario di Economia circolare e politiche per lo sviluppo sostenibile all’Università di Bologna, il Pranzo nel capoluogo emiliano sarà un’occasione per sensibilizzare sul tema dello spreco alimentare. Il Pranzo di Natale, infatti, verrà realizzato da Filippo La Mantia con il cibo recuperato dagli sprechi grazie alla campagna pubblica di sensibilizzazione “Spreco Zero” (sprecozero.it), un progetto di Last Minute Market-Impresa Sociale, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (DISTAL) Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
Inoltre, per la prima volta, il Pranzo di Natale (a Torino) sarà servito alla sezione dei “Sex offender”, di detenuti, cioè, che hanno commesso crimini a sfondo sessuale, solitamente reclusi in aree isolate e protette. Sempre nel carcere di Torino, oltre ai comici, si esibiranno per la prima volta i Stardust, un gruppo musicale nato dal progetto “La Musica che gira dentro”, sviluppato con alcuni detenuti dell'Istituto del Blocco C e del Blocco E. I costumi e le scenografie sono frutto del lavoro di un secondo progetto, il “Laboratorio Riuso dello Scarto” che ha coinvolto ospiti del Blocco A.
Altro tratto distintivo di questa X Edizione, il contributo di molte associazioni e fondazioni, tra cui Tempi di recupero, Fondazione Severino, organizzazione no profit Manalive, Unione Cuochi della Valle d’Aosta, Unione Cuochi della Campania, Coldiretti.