Un duo davvero d’eccezione quello che si esibirà a Penna Sant’Andrea, nella sala polifunzionale, la sera di venerdì 5 gennaio alle 21: un raccontastorie e un cantastorie: Elso Simone Serpentini e Franco Palumbo, in arte Roppoppò. Guideranno il pubblico in un interessante percorso sulla tracce dei briganti, il primo con i suoi racconti, tratti da documenti storici ma illustrati con il grande fascino che sa dare nel raccontare, il secondo con le musiche e le sue ballate. Il duo è collaudato, perché per tutta l’estate hanno raccontato in più borghi dei Monti della Laga in musica e parole le vicende di Santuccio di Froscia, bandito del seicento a cui Serpentini ha dedicato il suo ultimo volume della collana “Briganti d’Abruzzo”, ma questa volta affronteranno il tema del brigantaggio in un contesto più ampio, proponendo un percorso preciso. Sfileranno così, nei racconti di Serpentini e nelle ballate di Roppoppò e del suo gruppo, le antiche vicende che hanno caratterizzato il brigantaggio nei vari secoli passati, e la storia diventerà musica, nei versi di antiche ballate popolari o in quelli appositamente scritti per rappresentare le imprese di briganti celebri, quali Marco Sciarra, Santuccio di Froscia, il Barbarossa, Savino Savini. Seguiranno poi i canti popolari del brigantaggio post-unitario, quello antipiemontese. Il programma è assai interessante: si va dalla guerra sociale delle popolazioni abruzzesi contro i romani, che consideravano le prime brigantesche, allo stretto legame tra i briganti e i pastori già a partire dal cinquecento, al banditismo del seicento, ai briganti che aiutavano la rocca di Civitella a resistere all’assedio delle truppe piemontesi. Chi sarà presente a Penna Sant’Andrea non potrà certo annoiarsi e non potrà che farsi travolgere da questo interessante connubio tra storia e canto popolare.