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«Vagarono le grandi coltivazioni di peli e capelli

radunandosicome povere vacche per la carneficina,

splendendo di quella luce di cui splende comunque

il folclore dei culti scoperti di recente»1

PIER PAOLO PASOLINI (1922-1975)


Della senatrice di Fratelli dItalia Lavinia Mennuni, fino a qualche giorno fa, non ne conoscevo neanche lesistenza. Però, da qualche anno, e non lo avrei mai immaginato possibile, mi sono assai più simpatici i fascisti – o quella cosa lì senza senso che sono diventati.

Ricordo invece nitidamente lo stupore che mi colse quando, già vecchio genitore, attraverso il monitor dellecografo, vidi per la prima volta quel pesciolino, che già era mia figlia Azzurra, nuotare nel ventre di sua madre. Lo ricordo benissimo che rimasi a bocca aperta.

Eh sì, lo stupore apre la bocca e rende ridicolo ogni sapere.

Purtroppo nulla riuscirà mai a chiudere, invece, la bocca degli stolti partoriti dal 68, come quello stridulo femminismo senza la femmina, o di quelli invecchiati e pacificati, fino alla sterilità, dentro gli studi. Dopo anni di * e ə, di tutti e tutte, passati confondendo il sesso con la sessualità, e lidentità con il sesso e la sessualità; dopo anni di totale omologazione al pensiero unico e buonista insomma – ditela una cazzo di parolaccia al punto giusto ogni tanto, che insaporirebbe anche il discorso più annacquato di retorica –, si è arrivati, alleluia!, al negazionismo biologico.

Certo, si potrebbe dire meglio di così comè che lha detta la Mennuti, ma i fatti sono molto più concreti della parola. Il fatto che non ci sia nulla nella vita di un essere umano che equivalga lo stupore di aver messo alla luce del mondo un figlio, è un attomolto più concretodi qualsiasi parola, ed è lazione politica più potente che possa mettere in pratica un essere umano perché avviene proprio in questo mondo qui di sempre maggiori contrapposti ammazzamenti, perché alla violenza non si può dare migliore risposta della vita.

Ovviamente, questi sinistrati qui sono quelli di sempre; sono gli stessi che difendono il diritto per chiunque di farsi fare figli a pagamento, per esempio, ad ogni costo e al prezzo di ogni vita. Eh certo! E che cè di male, se ci sono amore e un gonfio portafoglioinsieme? Che cè di male nellUmanità del Male partorita dal Capitale?

Ma guai, oggi, a dire maschio al maschio o femmina alla femmina, invero ruoli per nulla eludibili quello del maschile e del femminile, praticati persino tra le coppie omosessuali. Guai! (Guai!).

Guai a dire che nel ventre di ogni donna è conservato il Mistero della Creazione, che a ogni parto si rinnovama che vergogna!

Certo che è più importante la ricerca di una bomba più potente. E vedere come tornare a stare allimpiedi sulla Luna . E programmare le prossime vacanze su Marte, vista mare. Pur di non restare con i piedi sulla Terra. Invischiati in questo impasto di terra e sputo che è la vita.

Ho una sola certezza: tutti i miei libri non valgono di mia figlia Azzurra (quel pesciolino che dicevo)neanche un capello rimasto impigliato nella sua spazzola da giorni.

Non cè cosa più grande del Mistero di un figlio, e bisogna farsene una ragione, chiunque e in qualunque modo ce lo venga a dire.

La Natura è che ci governa: solo uno stolto può credere di contrapporvi il ragionamento di un pur limpido pensiero.

Eh già! Bisogna farsene proprio una ragione di comè che va il mondo.

MASSIMO RIDOLFI

1. daLa restaurazione di sinistra (III), in Transumanar e organizzar, Garzanti, 1971, p. 142.