“Sono arrivato alle 6,05, come faccio tutte le mattine, vengo io ad aprire prima che venga mio figlio… e ho visto solo un grandissimo fumo nero”. È il racconto di Paolo Pompilii, padre di Pierpaolo, proprietario del Bar Pierpi di Teramo, alla Cona, distrutto stanotte da un incendio. È stato lui, ad aprire il bar questa mattina: “Da fuori non si vedeva niente - racconta - neanche un filo di fumo, ma quando ho aperto c’era un fumo nero che copriva tutto, denso come la nebbia… ho richiuso subito, poi ho pensato di riaprire per staccare il quadro elettrico, ma era impossibile, ho chiamato i vigili del fuoco …non potevo far nulla”. All’arrivo dei vigili, le fiamme erano già altissime, fino al secondo piano della palazzina, che è stata subito fatta evacuare. Quando sono state donate, del bar non c’era più nulla. “È una disgrazia, questa, che mio figlio proprio non si meritava - commenta il signor Paolo - ma è stata anche una fortuna che ad aprire sono stato io, perché ho chiuso e chiamato i Vigili… un giovane magari avrebbe avuto l’istinto di entrare… e avremmo rischiato una tragedia..”