NEL GHETTO
e mica i cieli
sono un capitale sicuro, senza fondo, o una miniera
priva di patria e sentimento
EMILIO VILLA (1914 – 2003)
passeggiando per il ghetto ebraico di roma
sembra che il tempo gradualmente rallenti
qualcosa nell’aria
o abbassando lo sguardo su pietre d’inciampo
come piccole lapidi d’oro incastonate nel suolo
a ricordare di chi anche il corpo è andato perduto
qualcosa nell’aria
particelle invisibili di una cruda memoria
di grida straniere, portoni squassati
e scale sfinite dai tacchi pesanti della storia
qualcosa nell’aria
di ombre negli angoli, di carne a buon prezzo
passeggiando per il ghetto ebraico di roma
sembra che in questi luoghi non possa accadere nulla di più di quel ch’è accaduto
qualcosa nell’aria
come un sussurro di madre che dice: “… tutto il dolore è stato ormai reso.”
ASCOLTA QUI I VERSI:https://youtube.com/shorts/kMwgS8rSsjI?si=Kto3WuJtmZM7LMP7.
Letterature Indipendenti: Il poeta ha inteso pubblicare questo suo inedito per rinnovarne la dedica a Liliana Segre e alla sua famiglia, in segno tangibile e imperituro di piena solidarietà e vicinanza a tanto dolore ancora incomprensibile; con domanda di perdono per questa vergognosa Italia maggioritaria.
Copyright © 2019 Massimo Ridolfi per Letterature Indipendenti.
Ph. Massimo Ridolfi, Piazza Sant'Anna, Teramo, novembre 2019 (Copyright © novembre 2019 Fiorella Sampaolo per Letterature Indipendenti)