Per ora, il Comune ha ipotizzato un investimento di almeno 700 mila euro, ma sa già che non basteranno, per acquistare l’antica torre di guardia di Alba Adriatica, quella che fino a qualche anno fa era sede della “Carlo V”, un’avviata pizzeria e ora, dopo la morte del precedente proprietario, gli eredi hanno deciso di metterla in vendita. Con tanto di annuncio immobiliare:
“Ad Alba Adriatica, a pochi passi dal lungomare e dal centro cittadino, vendiamo storico torrione di guardia di epoca medioevale completamente ristrutturato, unico monumento medioevale della cittadina e di elevato valore storico. La Torre di Guardia del Vibrata, realizzata nella seconda metà del XVI secolo, faceva parte del complesso sistema militare a difesa delle coste durante il viceregno, era in comunicazione visiva con la quella di Martinsicuro verso nord e la torre del Salinello a sud; a causa dell’aumento delle incursioni durante tutto il Cinquecento, il vicerè di Napoli don Pedro di Toledo ordinò, nel 1563 sotto il vicerè don Parafan de Ribera duca d’Alcalà, di costruire di una serie di torri costiere di avvistamento nei pressi dei porti e dei fiumi, che ebbero termine nel 1570”
La storia racconta poi che dopo la battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571), le incursioni diminuirono sensibilmente e le torri furono progressivamente abbandonate “…sappiamo, però, che la torre della Vibrata svolgeva ancora una funzione militare nel 1762, anno in cui è attestato un torriere caporale”.
Il Comune di Alba ha appena affidato ad un legale, l’avvocato Enrico Maria Meco, l’incarico di consulenza per l’acquisto dell’antica torre, un immobile di oltre 300 metri quadri, con oltre 450 mq di piazzale esterno a disposizione, (che era utilizzato per tavoli e gazebo per ospitare la clientela nelle serate estive) oltre ad un ampio piazzale brecciato che era adibito a parcheggio per i clienti, ed ulteriori 8/10 posti auto antistanti il locale sul lato opposto della strada.
“Se riusciremo ad acquistarlo, ne faremo un centro culturale - spiega la Sindaca di Alba Adriatica, Antonietta Casciotti - ma sappiamo già che, oltre al costo di acquisto, che sarà di certo superiore ai 700 mila euro per ora ipotizzati, poi si dovranno prevedere investimenti per la ristrutturazione, anche se l’immobile era stato già restaurato dal precedente proprietario, ma certo andrà adattato alla futura destinazione”.
Un’operazione, dunque, che alla fine sfiorerà facilmente il milione di euro, somma che ad Alba sta facendo storcere il naso a più di un cittadino, che segnala come “tra le tante criticità di Alba compresa la carenza di alloggi per i cittadini in stato di difficoltà, questa di comprare la Torre, con tanto di bar e forno a legna non sembra una priorità”.
La Sindaca però replica: “È l’unico monumento antico di Alba, abbiamo il dovere di dargli una destinazione culturale”.