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Vigili_Pineto.jpg Chi non ricorda al cinema ed in TV lfamose gesta del mitico Otello Celletti che multa il sindaco nella famosa scena tratta dal film “Il vigile” con Alberto Sordi e Vittorio De Sica? Ovviamente non sono pochi i casi dei vigili, oggi agenti di polizia municipale o meglio polizia locale, che per dare l’esempio multano mogli, parenti, sindaci e segretari comunali. Fin qui nulla di strano. A Pineto invece ci segnalano delle situazioni davvero uniche. Negli ultimi periodi arrivano per posta le famose lettere verdi con all’interno multe davvero particolari. L’ultimo e non certo unico caso di multe “strane” ci è stata segnalata ieri da una cittadina di Pineto che è stata sanzionata a posteriori con notifica a casa e senza contestazione immediata per aver omesso di dare la precedenza ad un pedone sulle strisce. Fin quando il fatto fosse stato confinato in un evento diciamo singolo, si poteva pensare ad una distrazione del conducente. Ma qui scatta l’entrata in scena del personaggio “vigile Celletti”. Il contravventore si è scoperto che è abituale a sanzionare i veicoli di nascosto per mancata precedenza sulle strisce. Tutte sanzioni giunte dopo settimane, se non mesi, dove non si ha la somma certezza di ricordare l’evento. Il dato di fatto è che finora nessuno ha ricordato di aver attuato questo sgarbo al pedone di turno e non sono mancate le furiose proteste contro il comandante della polizia locale o l’operatore di turno allo sportello. Ma cosa succede di rito se non li fai attraversare il pedone? La multa strisce pedonali” è salatissima e consiste in sanzione da € 167 a € 665, nonché sottrazione di 8 punti sulla patente. Nel caso in esame, il nostro sanzionatore non contesta detta infrazione, ma bensì l’articolo 141 comma 1 ed 11 e cioè velocità pericolosa per la circolazione delle persone e delle cose. In sostanza il conducente dovrebbe sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile. Ma dunque il pedone che occupava le strisce c’era? Oppure c’era un possibile pedone che avrebbe potuto occupare detta area? Bella domanda si potrebbe dire. “Ho chiesto la prova fotografica di questa mia infrazione” ci asserisce infuriata la contravvenzionata “ma nessuno è stata in grado di darmela. Perché poi non è stata contestata al momento trattandosi di centro abitato dove di norma transito e transitiamo sotto i 30 chilometri orari?”. A questa domanda rispondiamo noi. “La contestazione” si legge in questo come negli altri verbali a fotocopia “non è stata contestata, perché gli scriventi erano su auto di servizio (e ci mancherebbe aggiungo ndr) sulla corsia opposta di marcia in direzione opposta al trasgressore”. Ma non si poteva abbassare il finestrino e fare i famigerati due colpi di fischietto o alzare la classica paletta? Questo gesto di cortesia dell’agente di polizia locale poteva anzitutto rendere edotto il trasgressore del grave inadempimento, ma avrebbe fatto risparmiare denaro. La sanzione in misura ridotta era di 29.40 euro anziché i 42 euro notificate dopo mesi a casa. La sanzione è poi tale da rendere poco conveniente il ricorso al giudice di pace, dove tra marche da bollo ed altri diritti si spende all’incirca la stessa cifra. Capiamoci. Nessuno a Pineto vuole il Far West, ma si potrebbe dire basta a queste ripetute “multe al volo”? Al caro vigile, che sicuramente opera con responsabilità e professionalità, chiediamo un po' più di attenzione per queste multe che forse, dato il traffico esiguo del paese nel periodo autunnale ed invernale, potrebbero essere contestate facilmente con, lo ripeto, la semplice esibizione della paletta o acusticamente con il fischietto, dato in dotazione anche per questi motivi. Sicuramente i contravvenzionati sottoporranno all’attenzione del commissario prefettizio in servizio attualmente a Pineto al posto del dimesso sindaco, per chiedere delucidazioni in merito.

Mauro Di Concetto