Mentre si avverte ancora l’eco delle proteste per i lavoratori negli asili comunali teramani, scoppia il caso del servizio esternalizzato all’infanzia del Comune di Teramo. Dopo il personale educativo pubblico, questa volta sono le lavoratrici e i lavoratori del servizio esternalizzato all’infanzia a protestare e a chiedere, in primis, che fine faranno i posti di lavoro del servizio esternalizzato dei nidi e il rispetto per il loro lavoro. “Non sono servite le proteste riguardante il personale educativo pubblico, il Comune di Teramo continua ad essere sordo riguardo le richieste sul servizio complessivo - accusa Mauro Pettinaro della Cgil - le Organizzazioni Sindacali registrano, per altro, un atteggiamento gravissimo del Comune di Teramo che in una lettera protocollata non solo nega il confronto (per altro previsto sul codice degli appalti, previsto sul protocollo d’intesa agenzia regionale dell’Abruzzo, previsto sul contratto collettivo nazionale del lavoro), ma addirittura minacciando l’Organizzazione Sindacale che comprometterebbe la trasparenza, le condizioni di parità, la libera concorrenza rispetto al bando di gara di appalto”. Si tratta, a detta di tutte le sigle sindacali, di un “Atto vergognoso e di insinuazioni gravissime che minano la libertà sindacale (emanata dai principi costituzionali) e mettono dubbi sull’operato stesso del Comune di Teramo”. Adesso parte la procedura di raffreddamento, già notificata al Prefetto.