È imbarazzante, dopo anni di battaglie e riconoscimenti istituzionali, leggere ancora vigliaccherie come quella rivendicata dal centro sociale Casa del Popolo di Teramo.
<<Non è la prima volta che assistiamo a ridicoli tentativi riduzionisti, giustificazionisti e revisionisti da parte di gruppi di estrema sinistra incapaci di accettare le atrocità commesse in nome della loro ideologia>> dichiara Francesco Di Giuseppe vice presidente di Gioventù Nazionale e capogruppo di FDI in consiglio comunale a Roseto.
<<La pulizia etnica portata avanti dai partigiani comunisti di Tito è un fatto storico che non può essere taciuto né giustificato che ha sconvolto, o ancor peggio fatto terminare, la vita di centinaia di migliaia di italiani.
Una base di valori condivisa, al di là di appartenenze politiche e partitiche, è ciò che costituisce le fondamenta di un sistema democratico, a tutti i livelli: dai parlamenti ai consigli comunali, passando per le nostre azioni quotidiane.
E il valore della vita e della dignità umana riteniamo sia uno dei valori fondamentali. Non è possibile, a più di settant'anni di distanza, negare ancora per mera ideologia lo sterminio di tanti fratelli italiani.
Di revisionismo si può accusare chi, con disarmante cinismo e faziosità, vuol negare le persecuzioni, le tragedie e le violenze che istriani, giuliani e dalmati subirono con un'unica colpa: essere italiani>> conclude Di Giuseppe.