La Finanza ha sequestrato i conti correnti e gli immobili dell'ex presidente Ermanno Ruscitti oltre ai conti correnti del Mo.te. Il fulmine si è abbattuto ieri sera sul consorzio Montagne Teramane quando le fiamme gialle hanno notificato il decreto di sequestro per 700 mila euro congelando di fatto i conti correnti mettendo a rischio il pagamento degli stipendi per 57 famiglie e la raccolta stessa dei rifiuti per i comuni consorziati.
«Giovedi incontreremo il Sostituto Procuratore Giovangnoni con il nostro legale di fiducia - spiega l'amministratore unico Ivan Di Cesare - Il Mote è inquisito come società e sono a rischio i pagamenti degli stipendi dei lavoratori. Abbiamo già pronti gli atti per la richiesta di dissequestro. Anche il sindaco di Teramo è preoccupato». L'azione della Finanza, in questa fase, non potrà non avere riflessi anche sul progetto di fusione dello stesso MoTe con la TeAm. «Avevamo quasi ultimato il piano di risanamento della società e stavamo anche programmando la realizzazione dell'impianto oggetto dell'inchiesta della Finanza - continua Di Cesare - Il finanziamento oggetto dell'inchiesta era di un milione 749 e i primi 700mila euro erano arrivati come acconto sotto covid, in un momento non facile, nel quale l'ex ammimnistratore Ruscitti ha dovuto far fronte alle necessità, come il pagamento degli stipendi e dei fornitori che minacciavano di agire contro la società».
Per la Finanza, però, quei soldi erano vincolati alla costruziine dell'impianto che, una volta realizzato, contribuirà a creare un positivo ritorno economico per il MoTe.
Sentito da certastampa, l'ex amministratore Ruscitti preferisce non commentare.
QUI LA NOTA DELL'AMMINISTRATORE DEL MOTE
Le contestazioni mosse dalla Procura di Teramo riguardano fatti precedenti alla nomina dell’attuale Amministratore, che non risulta essere indagato.
Il provvedimento del GIP non ha sospeso le attività dell’Azienda, essendo il sequestro limitato a somme di denaro e altri beni immobili e/o mobili.
Pertanto, il servizio pubblico non ha subito alcun impedimento; esso, sia pure con la difficoltà di avere, al momento, i conti bloccati, proseguirà nell’interesse della collettività.
Nella immediatezza, sarà rappresentato agli Inquirenti che la società dispone di un Modello Organizzativo 231 e, comunque, potrebbe beneficiare della sospensione del provvedimento,e consentire l’erogazione di un regolare servizio.
Si confida che la Procura di Teramo e il GIP, nell’accertamento dei fatti che riterranno essere rilevanti, possano recepire le nostre urgenti istanze.