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Marcicro“Se i fondi per la Cittadella della Cultura all’ex manicomio sono stati tolti all’Università, è colpa dell’Università, che non ha saputo progettare nei tempi previsti. A togliere quei fondi, fu un ministro del Pd, Provenzano, cioè della stesso Partito di D’Amico e D’Alfonso e dell’area di D’Alberto. A dover restituire quei soldi, con gli interessi per la premialità, doveva essere il Governo Conte, ma non l’ha fatto… e non l’ha fatto neanche il Governo Draghi… l’ho fatto io, e non ne avevo alcun obbligo”.
È un Presidente della Regione deciso, fermo, indispettito ai limiti dell’incazzato, quello che decide di mettere, una volta e per tutte, i puntini sulle i della vicenda dell’Ex Manicomio, dopo le dichiarazioni del Rettore Mastrocola e alla luce delle esternazioni dell’ex presidente D’Alfonso (LEGGI QUI), del candidato presidente D’Amico e del Sindaco di Teramo (ASCOLTALO QUI). Marsilio non fa sconti, striglia tutti, spiega tutti i passaggi e la ragione di tutte le cifre, ribadendo che il vero problema è che, fino ad oggi, quei soldi non sarebbero comunque serviti, visto che non c’era alcuna progettazione validata. Quindi, nessun cantiere da aprire.
E non solo: “Grazie all’UniTe, che aveva garantito 18 milioni di lavori per il polo AgroBioServ… e non li ha realizzati, abbiamo perso 13 milioni di euro… che non rivedremo”. Ultima stoccata per il Sindaco D’Alberto: “Continua a parlare dei debiti della Regione, ma la Regione non aveva debiti né obblighi… dovrebbe ringraziarmi, invece perde tempo continuando a fare campagna elettorale parlando dei cantieri della Regione, in una città nella quale dei tantissimi cantieri comunali annunciati… se ne vedono pochissimi”

 

LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE DEL GOVERNATORE