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BassomarUccisa con un piatto di spaghetti. Non sarebbe stato un incidente, quello che  ha portato alla morte di Maria Basso, 80enne ex funzionaria della Farnesina, nata in una famiglia  di origini teramane, di Garrano per la precisione, e morta a Catania, dove era andata a vivere. La donna, infatti, soffriva di una particolare patologia e non avrebbe potuto mangiare alcuni cibi, a rischio di soffocare. A servirle quel piatto di spaghetto letale, sarebbe stata la pronipote, Paola Pepe, arrestata per omicidio. La donna, che ha 58 anni, per alcuni anni della sua vita, avrebbe vissuto a Teramo, nella zona di Piano della Lente. Il delitto è stato ricostruito dalla procura.  "Il progetto criminale della pronipote sarebbe stato portato avanti facendo dapprima sottoscrivere all'anziana una procura generale anche per il compimento di atti di straordinaria amministrazione in proprio favore e, poi, in data 9 dicembre 2022, facendo sottoscrivere un testamento pubblico con cui, revocata ogni precedente disposizione, la istituiva quale unica erede universale". Lo scrive la Procura di Catania nell'atto d'accusa alla 58enne accusata di avere provocato la morte della prozia. La donna è stata arrestata e posta ai domiciliari, con l'obbligo dell'uso del braccialetto elettronico, dai Carabinieri per circonvenzione di incapace e omicidio aggravato. Due giorni dopo, ricostruisce la Procura, la pronipote, "contravvenendo alle prescrizioni mediche, avrebbe portato fuori a pranzo l'anziana, facendole mangiare cibi solidi" a lei vietati perché avrebbe dovuto alimentarsi solo con omogeneizzati. Il 16 dicembre 2022, l'anziana è deceduta per gravi difficoltà respiratorie (bronchite ab ingestis) conseguenti all'ingestione del cibo proibito. Il motivo? L’eredità. L’anziana avrebbe infatti lasciato un patrinomio di oltre mezzo milione di euro in contanti.