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 pietracapitale.jpgNon so se esiste l’Oscar per l’uso più creativo dei fondi del Pnrr, ma se non esiste lo creo io, perché ho un vincitore che merita quel premio.

E’ il Comune di Pietracamela.
In assoluto, il migliore nella produzione di risultati con l’investimento di fondi del Pnrr.

Senza rivali.

E se non bastasse il “Padellone”, ovvero il grande campo da Padel, pagato 360mila euro, sul quale il Parco ha rivelato di non aver mai concesso l’autorizzazione, anzi: che il nulla osta preventivo non è mai neanche stato chiesto, ecco svelarsi un altro progetto.

Creativo, vedrete come.

E originale, vedrete quanto.
E’ il progetto “Pietracamela, Capitale degli Sport di Montagna”, sviluppato in coprogettazione tra il Comune di Pietracamela e Itaca – Associazione per lo Sviluppo Locale, e finanziato con 300.000 euro dalla Missione n. 5 “Inclusione e Coesione” del Pnrr, nel capitolo “Interventi speciali per la coesione territoriale.

Roba seria, un progetto dalle sane ispirazioni, con altrettanto positive ambizioni:
«La ricchezza più grande del Comune di Pietracamela è rappresentata dal contesto naturale. La catena del Gran Sasso sprigiona tutta la straordinaria bellezza alle spalle del borgo di Pietracamela regalando scorci meravigliosi. Pertanto, anche in considerazione dell’evoluzione dei modelli turistici sempre più orientati alla sostenibilità ambientale ed alla fruizione della natura in maniera slow, Pietracamela intende caratterizzarsi come il centro di riferimento per gli appassionati della cultura e degli sport di montagna, dall’alpinismo all’arrampicata, dal trail running alle escursioni in mountain bike».

E del Padel, aggiungerei. 

Vabbè, ma a parte l’ispirazione, in che consiste il progetto?

Ce lo spiegano così:
«Il progetto prevede l’attivazione di servizi sportivi, di informazione e comunicazione e di supporto finalizzati a rinnovare e diversificare l’offerta turistica recuperando le capacità di attrazione dei flussi turistici nel corso delle diverse stagioni dell’anno. La promozione e la pratica dello sport all’aperto diventa così veicolo per coinvolgere almeno 10.000 turisti nella partecipazione a proposte basate sulla fruizione di bellezze naturalistiche di pregio, a basso impatto ambientale e improntate a uno stile di vita sana a tutela della salute».
Mi verrebbe da dire che, prima di coinvolgerli, i turisti a Pietracamela bisognerebbe portarceli, e questo progetto, belle parole a parte, come pensa di coinvolgerli?

«I servizi sportivi fanno riferimento a tre ambiti: festival ed eventi sportivi, attività sportive outdoor, attività educative e di formazione, coinvolgendo gli operatori e le associazioni e che operano sul territorio, da quelle storiche alle più giovani ma non meno attive».

Altre belle parole, ma in sostanza?

La riposta la trovo sul sito https://www.pietracamelaoutdoor.it/ dove, ciccando su “esperienze”, che immagino essere le “…proposte basate sulla fruizione di bellezze naturalistiche di pregio, a basso impatto ambientale e improntate a uno stile di vita sana a tutela della salute…”, quelle insomma che dovrebbero coinvolgere 10mila turisti.
Ma non c’è nulla.
Cerco allora sui social.
Il progetto è stato presentato il 2 agosto 2023, e da allora sulla pagina facebook leggo una serie di attività, ma tutte organizzate dalle associazioni storiche della nostra montagna, che le avrebbero comunque organizzate anche senza questo progetto di “Pietracamela Capitale”.
Forse la novità sta che, rientrando nel progetto, sono gratuite?

Se è così, che bisogno c’era di investire 300 mila euro, anche per creare un sito sul quale, di queste attività, non c’è traccia? 

Serviva davvero un sito, che alla fine è solo una vetrina delle associazioni, delle quali pubblica il logo ma senza un link?

A che serve?

L’ha spiegato il Sindaco Villani nella conferenza stampa di lancio della “Capitale”:
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«Questo piano di attività, frutto di una stimolante e positiva coprogettazione, ha come obiettivo quello di creare un brand territoriale che sia casa di tutte le realtà che operano a Pietracamela e di quelle che grazie alle azioni di supporto e formazione, nasceranno. Darà l’opportunità di offrire servizi e attività gratuitamente e renderà davvero Pietracamela capitale degli sport di montagna E’ un’opportunità importante per superare storiche e anacronistiche divisioni e pensarci tutti come una squadra con un unico obiettivo comune che è la crescita e lo sviluppo del territorio e delle attività sportive e turistiche».

Adesso ho capito, è un “brand” per “fare squadra”.

E come tutti i brand, deve avere un logo.

Con trecentomila euro di budget, ne avranno inventato di sicuro uno originalissimo…eccolo: Pietracamela-gran-sasso-outdoor-1.pngVi piace?

A me molto.
Ma più che a me, credo piaccia tantissimo anche ai norvegesi, visto che somiglia tantissimo ad un logo che, su internet, appare un po’ ovunque e che, nel 2020, una studentessa dell’Università di Sviglia volle pubblicare a pagina 20 della sua tesi per la Facultad de comunicaciòn… olè!

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Chissà, magari con 300mila euro di soldi del Pnrr, visto che si doveva creare un “Brand”, si poteva sperare che il logo di quel brand fosse originale…
A meno che i 10mila turisti attesi a Pietracamela non siano tutti norvegesi… e giocatori di Padel…


ADAMO