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Screenshot_2024-03-13_alle_08.49.18.pngSi impicca nella sua cella del carcere, a 20 anni, e la direttrice Lucia Di Feliciantonio riferisce tramite l'addetta al centralino che "non ha nulla da dire su questo suicidio". Abbiamo noi invece da dire qualcosa alla direttrice, che si è insediata al carcere teramano lo scorso mese di aprile, in una casa circondariale piena di problemi irrisolti.

La direttrice è apparsa in pubblico per le foto di rito, nelle occasioni pubbliche con le altre autorità,  e poi negli eventi della festa della polizia penitenziaria, nulla di più scontato. Per il resto, mai una parola, neanche davanti alle decine di lamentele dei sindacati, né in occasione delle decine di ritrovamenti di telefonini… Niente. Mai una parola. Eppure, oggi ci sarebbe molto da dire, e da spiegare, se un ragazzo di vent’anni si uccide in cella. 

Ma la direttrice “non ha nulla da dire”.