Verrà presentato a Giulianova questo pomeriggio alle ore 18.00″A sentimento: la mia cucina libera, sincera, selvaggia.”, il libro d’esordio dello chef “wild” Davide Nanni presso la sala “Kursaal”. All’incontro, con l’autore,parteciperanno anche l’assessore alla cultura del Comune giuliese Paolo Giorgini, il giornalista Leonardo Nodari direttore di “Gastrosofia.it” e sarà moderato da Francesca Martinelli.
La presentazione del libro di Davide Nannirientra tra gli eventi organizzati dalla rassegna culturale “7 incontri con l’Autore” che ha avuto inizio proprio a Giulianova con i 5 incontri con gli studenti dell’I.i.s. “Cerulli Crocetti”, organizzata dalla storica associazione culturale “Samarcanda: sipari, saperi, sapori” in collaborazione con la ets “Società Civile e la aps “Gastrosofia.it”.
Il libro si presenta non come semplice manuale o ricettario di cucina: Davide accompagna i lettori in un viaggio emozionate, alla scoperta dei piatti tipici della tradizione abruzzese, imparati dal nonno Angelo quando assieme portavano al pascolo le pecore, fino a quelli più innovativi sperimentati in Italia e all’estero. Il tutto amalgamato senza rigidità e imposizioni, mettendo sempre al centro le persone e le relazioni.
Il giovane chef, popolarissimo sui social con oltre 400 mila followers su Instagram e 200 mila su TikTok gestisce il ristorante di famiglia a Castrovalva, piccolo paesino incastonato nell’Abruzzo interno aquilano, vicino Anversa degli Abruzzi, “Locanda Nido d’Aquila”.
Ospite fisso del programma di Antonella Clerici “È sempre mezzogiorno!”, sui social, a suon di “J so wild”, il motto che per lui rappresenta uno stile di vita e lo ha reso famoso, porta avanti la sua idea di anticonformismo, semplicità e purezza. Ogni settimana sceglie 2 ricette prese dalla tradizione rurale abruzzese, alcune rivisitate in chiave moderna, da cucinare all’aperto, tra i boschi, in modo semplice e “wild” lasciando letteralmente a bocca aperta i suoi ospiti e gli utenti di TikTok e Instagram. Come utensili ci sono le pentole di una volta, quelle che le nonne conservavano sopra la cucina economica; non può mancare la “sparra” di legno, che ricorda sempre storie antiche, il matterello, “la cucchiara” e il suo amico del cuore, il bastoncino “lilletto” con cui lo chef fa praticamente tutto: gira la pasta, ammassa, mescola gli ingredienti.
Cresciuto a Castrovalva, piccolo paesino di 15 abitanti, Davide si è fatto strada nel mondo della cucina lottando contro gli stereotipi e cercando di non scendere mai a compromessi con se stesso e con i suoi valori. Non è stato un percorso facile, soprattutto dopo le esperienze nei ristoranti di Londra, Roma e degli Stati Uniti, in cui ha toccato con mano il bello e il brutto del mondo della ristorazione. Ma il destino l’ha riportato in Abruzzo, alle sue radici. E quando ha smesso di rincorrere un ideale che non gli apparteneva, la vita l’ha premiato.