In Italia sono oltre 8 milioni quelli che fanno un uso smodato di alcol, di cui più di 100.000 minorenni e sempre più donne. Ragazzi e ragazze che prima dei 25 anni non dovrebbero neanche toccare l'alcol. E invece, tra aperitivi a base di spritz, shottini e cocktail superalcolici, rischiano davvero di bruciarsi il cervello e non solo. Il fegato dei giovani, non essendo ancora completamente maturo, non riesce a eliminare l'etanolo contenuto negli alcolici che resta quindi più a lungo in circolo provocando seri danni alla salute. Il rapporto dell'Istituto superiore della sanità, riportato oggi Dal Messaggero, evidenzia come le frequenze più elevate si registrano proprio nei target più fragili della popolazione: giovani, donne e anziani. A sorprendere è l'incremento di uso di alcol tra le donne che sempre più spesso si rifugiano nell'alcol per scappare da un dolore, una delusione amorosa o una frustrazione lavorativa. Sono tante, troppe, quelle che bevono per il puro gusto di sballarsi. A lanciare l'allarme è l'Istituto Superiore di Sanità che rivela come l'alcol sia la causa di oltre 4.000 ricoveri l'anno in pronto soccorso.
ALLARME ALCOLISMO IN ITALIA, LE DONNE BEVONO PIU' DEGLI UOMINI E MOLTE FINISCONO IN OSPEDALE
Secondo la puntuale analisi annuale dell'Osservatorio Nazionale Alcol dell'Istituto Superiore di Sanità il 21,2% degli uomini e il 9,1% delle donne con età superiore a 11 anni consumano quantità di alcol potenzialmente dannose per la salute. Tra questi, circa 3,7 milioni ha praticato binge drinking, ha cioè bevuto grandi quantitativi di alcol (5 o 6 cocktail consecutivi) per il solo gusto di ubriacarsi e 770 mila sono stati i "consumatori dannosi" che, bevendo, hanno già provocato un danno alla loro salute, fisica o mentale. Anche i consumatori a rischio sono aumentati e rimane distante il raggiungimento degli Obiettivi di Salute Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. A scattare la fotografia è, come ogni anno, l'Osservatorio Nazionale Alcol dell'Istituto Superiore di Sanità che ha rielaborato i dati della Multiscopo Istat in occasione dell'Alcohol Prevention Day (Apd). I dati verranno presentati oggi nel corso di un workshop internazionale in programma presso la sede dell'Iss. Nel 2022, sono stati registrati 39.590 accessi al Pronto Soccorso per patologie collegate all'alcol. Poco più del 10% erano ragazzi minorenni. Un dato, quest'ultimo allarmante.
Il danno dell'alcol, in questa fascia di età, è prevalentemente irreversibile, spiegano gli esperti e può portare a un deficit cognitivo prematuro di memoria e di orientamento. Tuttavia, 650mila minorenni hanno consumato bevande alcoliche e 104mila hanno praticato binge drinking, ovvero consumato in un breve lasso di tempo di più di 6 unità alcoliche. Questa fascia d'età, fa notare l'Iss, non dovrebbe ricevere in vendita o somministrazione di bevande alcoliche dagli adulti competenti sia negli esercizi pubblici che in famiglia. Guardando ai numeri più generali, il report evidenzia come siano complessivamente 36 milioni i consumatori di alcol in Italia. Circa 10,2 milioni bevono tutti i giorni, 5 milioni eccedono abitualmente le linee guida fino ad arrivare ai 770mila che ne consumano quantità dannose e che avrebbero bisogno di trattamento. Circa 2,5 milioni di over 65 beve in maniera rischiosa. Tra loro cresce il consumo fuori pasto, un trend che sgretola la connotazione di generazione ispirata allo stile del bere mediterraneo, oramai in estinzione.