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PHOTO-2024-04-19-10-57-42.jpg«Questa volta ero convinto che l’accordo si sarebbe fatto, perché la determinazione dell’amministrazione era così evidente da convincermi in un esito positivo dell’accordo. Ripercorriamo velocemente i fatti:
• Settembre 2023, salta l’ennesimo incontro per la definizione dell’arbitrato che prosegue da oltre un anno;
• Ottobre 2023, il Sindaco manifesta la piena intenzione a voler separare la gestione sportiva dalla gestione
commerciale dello Stadio, perché ritiene che la Convenzione (approvata dall’amministrazione Comunale
di Teramo nel 2006) sia fatta male;
• A novembre il sottoscritto propone una formula tecnica economica per “scindere la gestione dello Stadio”
in una parte Sportiva ed una Commerciale.
• La formula prevedeva:
o Risoluzione consensuale della convenzione dietro pagamento di un indennizzo al Gestore;
o Possibilità di pagamento dell’indennizzo fino a 10 anni, con maggiorazione di un interesse finanziario;
o Immediata corresponsione dei canoni attuali che lo stadio percepisce al Comune di Teramo;
o Affitto da parte dell’ex Gestore dei locali commerciali non in uso al prezzo previsto dalla convenzione
vigente;
o Affitto da parte dell’ex Gestore dell’intero Stadio durante il periodo estivo: per lo svolgimento di
eventi;
La somma complessiva dei ricavi che l’Amministrazione Comunale avrebbe incassato era pari o superiore
alla “rata annuale”, maggiorata degli interessi che avrebbe dovuto corrispondere al Gestore per la risoluzione
consensuale della convenzione.
Solo dopo 3 mesi (metà febbraio 2024) l’Amministrazione Comunale nomina un Consulente per una
valutazione economica della proposta, impegnandosi a portare l’accordo di “risoluzione consensuale” al Consiglio
comunale entro il 31 Marzo 2024.
Nonostante avessimo chiesto di poter interloquire con il Consulente e l’Amministrazione Comunale, sulla
congruità della somma dell’indennizzo, non ci è mai stato concesso di farlo. Durante i Colloqui, i Dirigenti
Comunali, dicevano che si sarebbero rimessi alle valutazioni del perito che dovevano arrivare.
Ho più volte chiesto informalmente al Sindaco, all’Assessore competente, al Dirigente di conoscere i
risultati del lavoro e di confrontarsi, ma il 28 marzo – Giovedì Santo – in una conference call, unitamente ai legali
delle parti, ai dirigenti e all’assessore rappresentante amministrazione comunale, ho dato – visto che non avevo
ricevuto alcuna proposta numerica dalla controparte - due valori che avrei accettato per la risoluzione consensuale:

uno senza l’impegno ad affittare i locali e lo stadio, e l’altro con l’impegno ad affittare i locali sfitti e lo stadio nel
periodo estivo, concedendo altri due mesi, oltre il 31 Marzo, per portare in consiglio la proposta transattiva
accettata.
Bene, il 3 Aprile alle ore 18.00, 24 ore prima del deposito delle memorie per la ripresa dell’arbitrato il
mio legale riceve dal legale dell’Amministrazione comunale, una proposta inferiore del 7% (più o meno..) della
nostra richiesta con l’impegno all’affitto, dicendo che erano disponibili a fare una conference call con il loro
consulente, che mi avrebbe spiegato le ragioni della offerta.
A quel punto, ho capito che si tornava a giocare, come si è fatto per questi 5 anni, con le parole al vento,
senza concretezza da parte di un Sindaco che, parla parla, senza voler concludere mai. E’ una questione personale
contro di me? Forse! a questo punto è l’unica cosa che mi resta da pensare… però lo fa con i soldi di noi cittadini.
Sapeva, anzi sa, che non mi sarei mosso dalle mie richieste perché le ritengo giuste e perché non ho
chiesto io di fare la separazione della parte sportiva da quella commerciale.
La Soleia è titolare di una convenzione in forza della quale potrà gestire lo Stadio fino al mese di Aprile
dell’anno 2041, e se deve recedere, ritiene e pretende un equo indennizzo, altrimenti andremo avanti con l’arbitrato
come, in effetti, abbiamo fatto.

Siamo convinti di vincere l’arbitrato con il PEF in discussione, e portare l’attuale convenzione al
31/12/2080, nonostante avessimo formulato durante lo svolgimento del lodo, su richiesta ed indicazione da parte
dell’Amministrazione Comunale, ben altri due PEF di cui, l’ultimo, prevedeva una durata fino al 31/12/2060, ed
un canone per la squadra cittadina di 60.000 euro a stagione.
Qualora dovessimo perdere l’arbitrato, ci vedremo costretti a restituire la convenzione, previo
risarcimento delle somme statuite per legge, (somme che sono più del doppio della richiesta da noi avanzata
all’Amministrazione comunale per la risoluzione consensuale). E con tutte le conseguenze operative che ne
comporta.
Questi sono i fatti, cronologicamente ed analiticamente inconfutabili, anche dalle future argomentazioni
del Sindaco in chiave “ …. amici miei…” (ricorderete il film di Monicelli con Ugo Tognazzi, Philippe Noiret,
Adolfo Celi e Gastone Moschin…. la supercazzola prematurata / tarapia tapioco/ con scappellamento a destra /
come fosse antani ….).
Sig. Sindaco la smetta di prendere in giro la gente, sono cinque anni che lo fa con il sottoscritto; non lo
faccia, adesso, anche con i tifosi e i cittadini teramani, che saranno costretti a subire le conseguenze delle sue
azioni». La Soleia andrà avanti, fino in fondo all’arbitrato, perché non Le crede più. Fin qui la nota della Soleia.

Seguirà inutile controreplica nel pomeriggio del Sindaco con l'assessora Ferri, perchè si sa l'ultima parola deve essere dell'Amministrazione. Viva Teramo!

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