Il lavoro in Italia è troppo precario e i salari sono troppo bassi. Tre persone al giorno muoiono lavorando. Per realizzare il massimo profitto possibile appalti, subappalti, finte cooperative, esternalizzazioni di attività sono diventati normali modelli organizzativi di ogni azienda privata e pubblica.
Il frutto di vent’anni di leggi sbagliate è un netto peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone che per vivere devono lavorare. Oggi sul corso a Teramo si è svolta la raccolta di firme per il referendum che proseguirà in provincia di Teramo da domani.
È il momento di ribellarci e di cambiare.
Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.
Per questo ti chiediamo di firmare per poter poi cancellare attraverso il referendum alcune di queste leggi sbagliate.
Mettiamoci la firma!, Si legge nel manifesto della Cgil.
La raccolta firma continuerà domani alla Fiera dell'Agricoltura e il primo maggio a Giulianova.