Sarà un primo maggio molto triste nelle cosiddette terre del Cerrano. Anche in questi giorni di festa, siamo costretti a riaprire il libro più brutto dei ricordi e delle commemorazioni: le tristi pagine della nostra vita. Due professionisti, nel giro di poche ore, di poco più di 50 anni, hanno lasciato a Silvi, Pineto ed Atri familiari, amici e i tanti conoscenti nel pieno sconforto. Giovanni Fuschi, di appena 54 anni, dopo aver lottato contro una dura malattia, è spirato ieri lasciando nel pieno sconforto la moglie, la figlia e la cara mamma, senza contare i tantissimi amici che lui aveva, i quali hanno fatto giungere innumerevoli messaggi di cordoglio. “Qualche giorno fa” scrive affranto un suo compagno di scuola “ci hai chiesto di pregare per te. L’abbiamo fatto ma non è bastato. Ti ammiriamo tutti perché ci hai insegnato tanto e ci hai lasciato dei ricordi unici”. Giovanni era titolare dell’impresa agricola Fuschi ed era un cosiddetto wine maker. Una vera personalità in paese, amato e stimato in tutta la provincia. Saranno le Onoranze Funebri Pianacce ad occuparsi del suo ultimo viaggio. Il feretro riposa fino a domani alle 15, giorno della funzione presso la Chiesa di San Salvatore di Silvi Alta, presso la casa funeraria della medesima impresa. Dopo la funzione sarà deposto presso il cimitero di Silvi. Pineto invece piange il caro architetto Gianluca Germinario, che, ad appena 55 anni, è stato strappato alla sua amata famiglia da un malessere improvviso e fulminante. Anche Gianluca era molto conosciuto a Pineto ed in tutta la provincia: il padre era un alto funzionario del comune di Pineto e lui, dopo essersi laureato, ha sempre dedicato la sua vita allo studio, alla famiglia ed al lavoro. Giovanni Luca, ma da sempre chiamato da tutti Gianluca era il responsabile dell’area urbanistica del Comune di Atri. La sua carriera è stata brillante: concluso il percorso di studi a Pescara ha vinto il concorso di responsabile urbaistica del comune di Vodo di Cadore, poi Scoppito e dal 2014 ha vinto il posto da funzionario presso il comune di Atri, La morte di “Giangiotto”, come si faceva scherzosamente chiamare il compianto architetto, ha lasciato nel pieno sconforto la moglie Lidia, rinomata professionista di una nota azienda del mobile del teramano ed il suo amato e storico amore di sempre, i figli Benedetta e Gianmarco, la mamma e gli amati fratelli e sorelle. Anche per Gianluca sono arrivati innumerevoli messaggi di cordoglio, di amici e colleghi. Il feretro riposa anche lui presso la casa funeraria dell’azienda Pianacce di Silvi fino a domani alle 15.30 quando si celebrerà la funzione presso la centralissima Chiesa di Sant’Agnese. Un primo maggio che, pur se pieno di eventi a Silvi, quanto a Pineto, dedicherà l’attimo di silenzio e cordoglio per i giovani compaesani strappati alla vita in così poco tempo.
Mauro Di Concetto