Caro Ingegner Mastrodascio mi ha fatto molto piacere leggere la sua nota scritta con calma e pacatezza, dopo che ho avuto modo di vederla solo in una occasione, molto alterato durante un’assemblea pubblica in cui le forze dell’ordine l’hanno bloccata per riportarla alla calma prima che la situazione degenerasse.
È vero la delibera parla di sei panchine, ho chiesto delucidazioni circa l’impegno sul territorio e ho scoperto che allo stesso prezzo ne danno otto forse nove. Non so se si tratti di un errore formale nella delibera o di una successiva modifica, comunque le giornalistiche otto sono reali. Visto il prezzo meglio così, non Le pare?
Non solo a Fano ma in ogni paese anche al di fuori dell’Abruzzo si sa che prima delle elezioni fioriscono lavori e messa in opera di progetti avviati nel corso della consiliatura. Ben venga quindi tutto quello che è utile al territorio in qualsiasi periodo dell’anno, anche sotto elezioni.
Ho girato e conosco tutti i sindaci d’Abruzzo e le posso garantire che avere un sindaco che vive sul territorio, e non lontano, è un beneficio non da poco, può guardarsi intorno e valutare lei stesso la differenza che questa condizione porta. Poi, che l’attuale sindaco viva tutti i giorni a Fano solo da 12 anni poco è rilevante rispetto al fatto che ci vive tutti i giorni da quando è stato eletto.
In relazione alla residenza del Presidente della Regione mi dispiace rimarcare la sua ignoranza e superficialità avendo il presidente, da residente, votato alle scorse regionali nel seggio di Tricalle a Chieti, atto che attesta la sua residenza in Abruzzo. Purtroppo se si affida alle chiacchiere da social continuerà a essere portato a dire scrivere cose non vere.
In merito al richiamo al decreto legislativo del 2004, da lei citato, in cui accuserebbe l’attuale giunta di aver oltrepassato il parere della soprintendenza, La invito a leggerlo con attenzione, perché l’articolo 142 individua gli interventi sottoposti ad autorizzazione paesaggistica ovvero quelli realizzati nelle aree di interesse paesaggistico: tra questi le aree di montagna per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la catena alpina e 1.200 metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole. Non quindi Fano Adriano e Cerqueto. E anche fossimo rientrati in un’area di interesse paesaggistico una sentenza del Tar di Salerno, che se vuole le farò avere, ha evidenziato che oltre al ringrosso di asfalto e ai muretti anche le panchine sono esenti da autorizzazione.
Vedo quindi molta confusione nel suo tentativo di attaccare la scelta di un arredo urbano che potrà solo arricchire il nostro territorio. Sulle altre problematiche di Cerqueto e Fano Adriano sarò contento di confrontarmi con lei, per avere un quadro più completo ed eventualmente trovare una soluzione condivisa per affrontarle.
Fabio Capolla
(novello candidato consigliere comunale a Fano Adriano)
Ps Termino qui questa stucchevole e inutile polemica perché penso che i nostri territori abbiano bisogno di sollecitazioni più costruttive e importanti.