Che pesce mangiamo? Qual è la vera qualità dei prodotti ittici serviti nei nostri ristoranti? Nell'ultima settimana, ia Direzione Marittima della Guardia Costiera di Ancona e il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona, hanno effettuato controlli per individuare ipotesi di falsa indicazione dell’origine del prodotto, focalizzando l’attenzione sulla tracciabilità del prodotto ittico ed hanno avuto quale primario interesse, la salute del consumatore finale.
Sono stati controllati, nell’ambito dei Compartimenti Marittimi di Pesaro, Ancona e San Benedetto del Tronto, un impianto di trasformazione di prodotti ittici freschi e congelati e due esercizi di ristorazione.
L’attività svolta nella provincia di Ancona ha portato alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria di un esercente l’attività di ristorazione, per gravi inadempienze relative alla cattiva conservazione delle derrate alimentari detenute per la somministrazione alla clientela; i prodotti, corrispondenti a oltre kg. 160 di alimenti vari, sono stati sottoposti a sequestro penale; nello stesso contesto, sono stati posti sotto sequestro amministrativo complessivi 1.361 kg di generi alimentari di varia natura e 215 litri di olio vario per mancanza di informazioni sulla tracciabilità ed etichettatura, nonché 18 litri di olio extravergine di oliva, per assenza di informazioni obbligatorie relative al lotto di produzione, alla campagna olearia ed alla data di scadenza presumibile;
Altre criticità sono state individuate a San Benedetto del Tronto, dove è stata decisa la sospensione precauzionale di un esercizio di ristorazione, molto frequantato anche dalla clientela teramana, per gravi inadempienze connesse agli aspetti igienico sanitari e che potrà essere riaperto, solo a seguito dell’attuazione delle prescrizioni, con contestuale sequestro amministrativo di oltre 20 kg di pesce per l’assenza di informazioni connesse alla tracciabilità.