Ho letto, sul Messaggero di ieri, un interessante articolo dell’amico e collega Maurizio Di Biagio. Il titolo, spiega l’importanza del tema: «Negozi e servizi, accesso impossibile. L’odissea dei disabili in Centro Storico». Qualche anno fa, anzi: molti anni fa, con la complice partecipazione di un’associazione che si batteva per i diritti dei diversamente abili, scrissi un articolo proprio su questo tema: le barriere in Centro Storico.
Era una cronaca “vissuta”, visto che su una sedia a rotelle avevo fatto tutto il percorso da porta Madonna a piazza Martiri, e poi dal Duomo a piazza Garibaldi.
Barriere, tantissime.
Un mondo di impossibilità reali, che disintegrava tutte le promesse a parole di una politica sempre in ritardo.
Sono passati anni, nulla è cambiato.
I diversamente abili si lamentano della città, degli uffici irraggiungibili, dei negozi inarrivabili, delle barriere mai abbattute.
E i commercianti, dal canto loro, si lamentano della mancanza del Peba, il “Piano Eliminazione Barriere Archittettoniche”, e fanno bene, ma criticano anche la mancanza di contributi o sovvenzioni, e qui fanno male.
Perché i contributi ci sono, e sono quelli del bando della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura del Gran Sasso d’Italia, che assegna contributi a fondo perduto alle micro, piccole e medie imprese finalizzati proprio a «…sostenere i costi per il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche nei locali con accesso del pubblico e/o sui mezzi di trasporto pubblico, favorendo l’accesso di persone con disabilità a locali diversamente non accessibili».
E non solo, quello varato dalla Camera della presidente Antonella Ballone, prevede « un incentivo, a fondo perduto, che si prefigge di consentire alle imprese con locali aperti al pubblico di acquisire i requisiti di “accessibilità , “visitabilità” e “adattabilità” previsti dalla normativa. Il contributo camerale si configura come un’integrazione agli incentivi già esistenti per coprire le spese sostenute dalle imprese per l’abbattimento delle barriere… ».
Dicevamo, i soldi ci sono: «Le risorse finanziarie disponibili per l’iniziativa ammontano a € 100.000 euro. I contributi saranno erogati con applicazione della ritenuta 4%.I contributi sono assegnati a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ammissibili. Ogni impresa può ottenere contributi nel limite massimo complessivo di 1.500 euro»
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Il bando, è scaricabile qui sotto.
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