Litiga con la moglie, prende l'auto, va sull'autostrada A14, scavalca la rete anti-suicidi e si mette in bilico con l'idea di buttarsi: un 33enne di Pineto viene salvato da un agente della polizia autostradale che lo convince a desistere dal compiere il gesto. C'è tutta questa storia dietro al tentativo di suicidio da un cavalcavia (LEGGI QUI) che ha tenuto l'autostrada bloccata, ieri mattina, per diverse ore sul viadotto Cerrano dell'A14 nel territorio di Silvi.
C.W., un brasiliano di 33 anni ma da tempo residente a Pineto dopo una discussione con la moglie è uscito di casa ha preso l'auto ed è entrato al casello autostradale Atri/Pineto in direzione Sud (Pescara) e nei pressi del viadotto Cerrano, ha scavalcato il recinto anti-suicidi. Il gesto non è passato inosservato agli automobilisti in un sabato di intenso traffico, già rallentato dai lavori in corso nella zona. Sul posto è arrivata una pattuglia della polizia autostradale della sottosezione Pescara Nord, mentre l'ambulanza partita dal 118 e i vigili del fuoco di Roseto hanno avuto difficoltà a raggiungere il luogo a causa della coda. Un agente di polizia presente ha subito iniziato a parlare con il 33enne per farsi spiegare la situazione, mentre altri colleghi chiudevano il tratto autostradale e deviavano il traffico con uscita obbligatoria ai caselli di Atri/Pineto e Città Sant'Angelo. La trattativa dell'agente, durante la quale si sono registrati diversi momenti di forte tensione, è durata circa un'ora e 45 minuti. Alla fine, il brasiliano ha nuovamente scavalcato la rete e ha abbracciato l'agente sotto l'applauso dei presenti. L'uomo ha rifiutato il trasporto all'ospedale.